AGI - C'era anche un ex colonnello dell'esercito russo, da molti anni medico al 'Papa Giovanni di Bergamo', a fare da interprete nell'incontro tra i sanitari dell'ospedale lombardo e i loro colleghi russi. Stando a quanto apprende l'AGI, l'anestesitsa di Novosibirsk, Svetlana Martchenko, aiutò a capirsi i suoi colleghi bergamaschi con i medici connazionali nella missione di 72 uomini e donne che nella seconda metà di marzo del 2020, la fase più grave della pandemia, si recarono nella parte d'Italia dove si contavano migliaia di contagiati e morti.
Martchenko è arrivata a Bergamo dalla Siberia per un master in cardioanestesia nel 1997 e da allora non se n'è più andata.
In quella fase della pandemia aveva un compito di collegamento tra la terapia intensiva e l'ospedale degli Alpini in Fiera, dove accompagnò i colleghi russi nella loro trasferta. “Erano tutti medici militari – racconta il medico anestesista Pietro Brambillasca -. Erano molto preparati e ci hanno dato un contributo di qualità. Ero presente il primo giorno che arrivarono. Fu un impatto forte vedere nell’ospedale tutti questi medici in divisa militare e c’era anche tanta gratitudine e sollievo perché in quel momento di enorme difficoltà ricevevamo aiuto e solidarietà da altri Paesi".
Contattata per un commento sul suo coinvolgimento nella missione, Martchenko ha detto: "Non sono interessata ad alcun contatto", ringraziando.
Sulla vicenda è intervenuta anche l'associazione che rappresenta 600 familiari delle vittime nel Bresciano e nel Bergamasco. "La missione russa - si legge in una nota dell'avvocato Consuelo Locati - servì alla propaganda del Governo e di Regione Lombardia. Dalle audizioni della Commissione d'inchiesta in Lombardia apprendiamo che i primi tamponi, nella maggior parte delle strutture sociosanitarie come le Rsa, che il contingente russo si era proposto di sanificare, sono arrivati il 16 aprile. Cioé a prima ondata conclusa".
Aggiornamento del 24/03/2022
In seguito alla pubblicazione dell'articolo, Martchenko ha fatto sapere all'AGI, tramite sue conoscenze, di non essere un ex colonnello ma una tenente riservista diversamente da quanto appreso da più fonti.