AGI - Nei prossimi due mesi probabilmente le piogge torneranno a bagnare il nostro paese soprattutto nelle aree ora maggiormente toccate dalla siccità (Nord Ovest, Nord Est e costa tirrenica) ma difficilmente potranno avere una capacità tale da recuperare il gap perduto.
Lo ha spiegato all’AGI Massimiliano Pasqui, fisico del Consiglio Nazionale delle Ricerche che sta lavorando a un sistema di previsioni delle precipitazioni almeno a livello stagionale.
“Gli sforzi scientifici fatti negli ultimi anni stanno producendo informazione rilevante e di buona qualità. Ora la sfida aperta - prosegue - è sulla gestione della risorsa idrica: per quando riguarda il monitoraggio e o la previsione stiamo sulla strada giusta, ma per la scelta delle opzioni ed anche la gestione dei conflitti, cioè gestire una risorsa che non basta per tutti, arriviamo ancora troppo spesso vicino al limite in cui siamo già dentro l’evento siccitoso. Dobbiamo aumentare la consapevolezza di avere strumenti utili a considerare opzioni con maggiore anticipo, ed imparare ad provare opzioni differenti”.