AGI - Alberi, piante e animali avanzano ogni anno di più, riprendendosi lo spazio consumato da secoli di deforestazione. Non è lo scenario di una zona sperduta del Paese, ma di ciò che sta accadendo in Lombardia, motore economico d'Italia e una delle regioni a più alta urbanizzazione. Secondo un report dell'ente regionale Ersaf, letto dall'AGI, in Lombardia la superficie forestale è in costante crescita: dal 1936 a oggi il bosco è aumentato del 65,7%, con grandi differenze tra le province montane come Como (dove l'incremento è stato del 90%) e quelle di pianura come Mantova (dove invece si è registrato un decremento del 40%).
I boschi occupano un quarto del territorio regionale e la deforestazione in Lombardia, secondo il rapporto, è un fenomeno assolutamente marginale (lo 0,0016% del patrimonio esistente), soprattutto se la si paragona al fatto che ogni anno in la foresta guadagna circa 17 chilometri quadrati.
Di pari passo con l'avanzata dei boschi, si registra un aumento di danni all'agricoltura e incidenti stradali causati dalla fauna selvatica. Secondo i dati della Regione, nel 2020 gli indennizzi agli agricoltori per i danni provocati da animali selvatici sono stati 1,8 milioni di euro, raddoppiati in 3 anni (nel 2017 erano 920 mila euro). Nel 2019 a fare la parte del 'leone' erano i cinghiali con 721 mila euro di danni. A seguire lepre (316 mila euro) e coniglio (82 mila). L'anno scorso, poi, gli incidenti stradali causati dalla fauna selvatica in Lombardia sono stati 1.371 (cervo 435, cinghiale 362, capriolo 326). Nel 2019 se ne erano registrati 1.271 (cervo 415, cinghiale 319, capriolo 308).
Interpellato sulla questione, l'assessore lombardo all'Agricoltura, Fabio Rolfi, ha spiegato: "I danni all'agricoltura sono ormai incalcolabili, sia in pianura che in montagna. Chiediamo interventi nazionali da anni: o si capisce che l'agricoltura è in forte sofferenza, oppure vedremo danni sempre maggiori a uno dei comparti di riferimento del Made in Italy".