AGI - Entra in campo indossando l'Hijab, il velo islamico che copre il capo lasciando scoperto il volto, così come ha sempre fatto nel corso di tutto il campionato.
Ma l'arbitro, però, questa volta non lo accetta e, dopo aver intimato alla calciatrice di togliersi il velo - e aver ricevuto uno scontato diniego - sospende l'incontro e manda tutti negli spogliatoi tra le proteste generali.
È accaduto nel corso dell'incontro tra la Fc Pro Vercelli femminile under 19 e la Società Accademia Torino, nel per il campionato femminile regionale.
A raccontare l'accaduto è un post pubblicato sulla pagina della Fc Pro Vercelli 1982 in cui la dirigenza esprime solidarietà alla giovane tesserata della Fc Pro Vercelli femminile under 19, Maroua Morchid per quanto avvenuto nel corso dell'incontro La F.C. Pro Vercelli 1892 e condanna fermamente l’episodio.
"La nostra tesserata, dopo essere entrata intorno al minuto ‘85 indossando l’hijab, pur avendo sempre giocato con il velo durante tutto il campionato, è stata intimata dal direttore di gara di togliere immediatamente il copricapo. Dopo lo sgomento e lo stupore iniziale, alle richieste di chiarimento da parte di tutte le calciatrici e dei nostri dirigenti, l’arbitro ha deciso di fischiare la fine dell’incontro. La società esprime la massima solidarietà e vicinanza a Maroua e ringrazia la Società Accademia Torino per la vicinanza umana e la solidarietà sportiva espresse sin da subito".