AGI - Al suo ingresso in azienda otto anni fa, “Renato”, così come chiama suo nonno, il fondatore, nel ‘59 della maison Balestra, la indirizzò strategicamente all’archivio, per studiare le creazione degli anni Sessanta, Settanta, Ottanta. E ha funzionato. E’ da lì che oggi Sofia Bertolli Balestra 34 anni, mamma di due bambini, terza generazione della maison a forte gestione familiare è ripartita per la collezione che oggi a Milano, con il debutto della collezione autunno inverno ‘22-‘23 “Balestra Reload” segna uno storico passaggio generazionale, stilistico e anche femminista della maison, con una leadership tutta al femminile.
Attingere al passato per riscrivere il presente e il futuro. Con Fabiana (mamma di Sofia) e Federica Balestra figlie di Renato e oggi a capo della maison, Sofia, responsabile delle attività di ricerca, design e brand identity della maison e un gruppo di giovani stilisti, la maison Balestra ha dato vita alla sua prima collezione pret à porter rielaborando le creazioni storiche della sartoria.
“Una collezione contemporanea, ricca di audacia per donne forti e coraggiose come noi” - così la descrive Bertolli Balestra all’AGI -Balestra ha sempre portato in passerella il sogno delle principesse, ora lo abbiamo declinato in chiave contemporanea, in quaranta capi”. Renato, oggi 97 anni, che ha fondato la maison, racconta Sofia, è stato “contento e sorpreso di come siamo riusciti a portare un grande qualità nel pret à porter, che ha sempre identificato con l’alta moda”.
La nuova collezione punta su pailettes, laminati e scollature generose che rappresentano la voglia di tornare a ballare e di riaprirsi alla vita dopo due anni di pandemia, e giacche over con spalle importanti per donne dalla spalle ovviamente grandi. Un taglio glam rock accompagnato dal titolo “Balestra reload”, scelto da Sofia: “Mi piace definire la nostra ripartenza un reload, letteralmente ricarica, un termine che si usa per il web e per le pile – chiarisce - ci siamo ricaricati anche noi a tutto tondo, anche con un nuovo sito”.
La nuova collezione spiega, è “fluida e sostenibile” in armonia con la sensibilità e consapevolezza delle nuove generazioni. “Siamo partiti dalle nostre radici. Ci siamo lasciati ispirare soprattutto dal mitico periodo Balestra tra la fine degli anni Settanta e Ottanta, con richiami a forme morbide, scollature vertiginose e spalle fuori misura, che regalano completa libertà al corpo. E’ un sogno felice che va dal giorno alla notte”.
Insieme al blu Balestra, alla foglia d’alloro ricamata, segno di riconoscimento della maison ripreso dall’archivio degli anni Ottanta, resta, amplificato, anche il monogramma R.B: “E’ in controtendenza un logo grande, che diventa macro stampa, con un effetto neon creato da un gioco di sovrapposizioni”.
Ma nella collezione c’è anche tanta Roma città del cuore di Balestra, portata sui tessuti con l’ispirazione delle stampe di Piranesi, filtrate attraverso il mitico blu Balestra “Renato, come Piranesi, è stato rapito dalla capitale facendosene poi ambasciatore nel mondo con lo slogan “Roma nel mondo e il mondo a Roma, citare la città è un invito a sognare, a lasciarsi trasportare dalle emozioni, ” spiega Sofia sottolineando che ciò che davvero muove la nuova fase è “Comunicare alle nuove generazioni chi è stato Renato Balestra, attualizzare quella che è stata una bellissima storia. Vogliamo parlare alle giovani generazioni e ispirarle, con un’interpretazione autentica e contemporanea dell’ottimismo e del glamour che sono da sempre la nostra firma”.
Il rinnovamento della casa di moda che vanta una produzione dislocata tra Lazio e Umbria, passerà anche per la distribuzione, affidata allo showroom milanese Livia Gregoretti dove è stata presentata la nuova collezione. “Saremo nei negozi monomarca di tutta Italia e puntiamo all’Europa, e alla Russia, per poi raggiungere in un secondo step l’America”. Il traghettamento del marchio nel futuro non rinuncia comunque all’alta moda. “Ci sarà ancora, non subito ma ci sarà”.