AGI - Uno studente di 16 anni, Giuseppe Lenoci, è morto in un incidente stradale: il furgone sul quale viaggiava, guidato da un operaio di una ditta di termoidraulica presso la quale il ragazzo svolgeva l'alternanza scuola-lavoro, si è schiantato frontalmente contro un albero ed è stato praticamente tagliato a metà.
Giuseppe era iscritto al corso triennale presso il centro di formazione professionale 'Artigianelli' di Fermo e, da quanto si è appreso, stava svolgendo un percorso di alternanza scuola-lavoro proprio in termodinamica.
L'incidente è avvenuto a Serra dè Conti in provincia di Ancona. Per cause che sono in corso di accertamento, il Ford Transit è finito fuori strada e ad avere la peggio è stato lo studente che è morto sul colpo. L'urto è stato violentissimo e l'uomo che era alla guida è stato sbalzato fuori dal furgone ed è stato ricoverato all'ospedale regionale di Torrette in gravi condizioni.
Il sedicenne era originario di Monte Urano: ha parlato di "tragedia indescrivibile" e di "un dramma che distrugge una famiglia" Moira Canigola, sindaco del comune della provincia di Fermo.
Giuseppe Lenoci, stava raggiungendo un cantiere in provincia di Ancona. Famiglia di origini pugliesi, che da una decina di anni si è trasferita a Monte Urano, avrebbe compiuto 17 anni ad aprile. Il suo sogno era diventare un termoidraulico e da qui la scelta di iscriversi all''Artigianelli', storico centro di formazione con sede a Fermo, che ha uno stretto rapporto con le aziende della provincia e dove stava completando il percorso formativo: tre anni e mille ore, la metà delle quali in stage. Si sarebbe diplomato alla fine di questo anno scolastico, diventando un operaio specializzato.
Giuseppe era in stage da gennaio e, da quanto risulta al momento, era regolarmente inquadrato e assicurato dalla ditta fermana presso la quale stava completando il suo percorso professionale. Un obbligo per chiunque si trovi nella sua posizione. L''Artigianelli' di Fermo è un punto di riferimento per chi vuole ottenere una solida preparazione professionale: il centro di formazione, che nel 1946 fu fondato come 'Scuola di Arti e Mestieri', dal 1980 è diventato un centro di formazione, che si focalizza in particolare sui ragazzi in dispersione scolastica.
Oggi è frequentato da poco meno di 300 studenti suddivisi in una ventina di classi, è diretto da padre Sante Pessot e fa parte di una rete nazionale che fa capo a Scuola Centrale di Formazione. "Sono sconvolto e sto vivendo con immenso dolore questa tragedia" ha detto il sacerdote, che del seguire in prima persona il percorso di vita di tanti ragazzi ha fatto la sua missione.
"Siamo devastati da questa perdita che ci lascia senza parole e siamo vicini alla famiglia in questo momento di dolore - ha aggiunto padre Pessot. Lo viviamo in silenzio, nella vicinanza e nella preghiera, secondo il nostro stile". Il direttore del centro di formazione professionale ha spiegato che i ragazzi che lo frequentano "sono impegnati in attività di stage che li accompagnano nel mondo del lavoro, fanno esperienze dirette con aziende con cui collaboriamo da anni".
Si tratta, dunque, "di attività co-progettate con le imprese, nel rispetto delle normative nazionali e regionali, che preparano a un inserimento graduale e responsabile nel mondo del lavoro, con il supporto dei nostri docenti e tutor".
"I momenti di esperienza sul lavoro fanno parte del loro percorso formativo e sono un momento fondamentale per la costruzione del loro futuro, come alunni di un centro di formazione e professionale vivono con entusiasmo gli spazi di stage", ha concluso padre Pessot.
Sul luogo dell'incidente, in via Fornace a Serra de' Conti, sono intervenuti i vigili del fuoco e i carabinieri di Jesi, che dovranno ricostruire cosa ha portato il Ford Transit ad uscire di strada e a schiantarsi contro un albero: il furgone è stato praticamente spaccato a metà e l'impatto più forte ha interessato il posto accanto al conducente, dove sedeva Giuseppe, che è morto sul colpo.
L'autista è stato sbalzato fuori dal mezzo e trasportato in codice rosso all'ospedale regionale di Torrette di Ancona, non sarebbe in pericolo di vita e verrà ascoltato appena le sue condizioni lo consentiranno.
L'Uds: "Abolire lo stage, sistema malato"
"Dopo tre settimane dall'omicidio di Lorenzo Parelli un altro ragazzo è morto durante uno stage, questa volta di sedici anni. Il ragazzo era passeggero su un autocarro che si è schiantato contro un albero, stava studiando in un centro di formazione professionale in regione e stava svolgendo un periodo di stage curriculare nel campo della termo idraulica", dichiara in una nota l'Unione degli studenti.
"Questa morte si aggiunge a una lunga lista di morti sul lavoro e all'interno delle scuole - commenta Luca Redolfi, coordinatore nazionale dell'Unione Degli Studenti - morti causati da un sistema malato, volto solamente al profitto. Esprimiamo solidarietà e vicinanza alla famiglia, i compagni di scuola e gli amici del ragazzo".
"Vogliamo sicurezza dentro e fuori le scuole - continua - vogliamo che l'alternanza scuola-lavoro e gli stage vadano aboliti a favore dell'istruzione integrata che metta in critica il sistema produttivo attuale per costruire dai luoghi della formazione un modello diverso di società". "Ci troviamo di fronte - conclude Redolfi - ad un'altra morte in un luogo di lavoro, dove uno studente non dovrebbe stare. Ci chiediamo quanti altri studenti e giovani debbano morire prima l'idea di un sistema unicamente volto al profitto e allo sfruttamento, cambi, una volta per tutte".