AGI - L'esca di San Valentino è sulle app d'incontri. Non è una novità che i cybercriminali sfruttino alcune ricorrenze: sono occasioni durante le quali gli utenti tendono ad abbassare la guardia e accettare comunicazioni che, in altri periodi dell'anno, desterebbero maggiori sospetti. La festa degli innamorati non fa eccezione: verso San Valentino i ricercatori di Kaspersky hanno notato un aumento delle attività di scamming (cioè truffe) sulle app di appuntamenti.
Le app come OkCupid o Tinder sono bersagli appetibili per due motivi: sono sempre più diffuse e, per loro natura, portano gli utenti a condividere informazioni sensibili, legate alla loro vita privata. Aumenta quindi, spiega Kaspersky, "il rischio di cadere vittima di trappole digitali come il doxing - ovvero la pratica di cercare e pubblicare online dati personali di altri utenti per scopi malevoli". Molte di queste app, poi, offrono la possibilità di registrarsi attraverso i loro account social, che riempiono automaticamente un profilo con foto e informazioni personali come il luogo di lavoro o di studio.
Secondo una ricerca della società specializzata in cybersicurezza, il 14% degli utenti afferma di essere già stato vittima di doxing. Oltre ad imitare le popolari app di dating per raccogliere informazioni personali sulle vittime, i cybercriminali hanno iniziato a diffondere email fingendosi donne alla ricerca di un partner.
Il messaggio contenente un link diretto ad una pagina che imita un sito web di incontri e chiede alla vittima di completare un form indicando le proprie preferenze. Infine, viene chiesto all'utente di inserire le proprie credenziali bancarie. Kaspersky sottolinea che le cinque app di dating più popolari hanno migliorato i propri protocolli di crittografia e hanno iniziato a prestare maggiore attenzione alla privacy degli utenti.