AGI - Torna l'alta pressione delle Azzorre, torna il tempo stabile, continua così una stagione invernale che sta terminando nel più totale anonimato. Per almeno altri dieci giorni un grosso anticiclone proteggerà l'Italia dagli episodi di maltempo. Il sito www.iLMeteo.it informa che nei prossimi giorni l'atmosfera sarà praticamente stabile e le giornate trascorreranno con una prevalenza di sole su molte regioni.
Da segnalare soltanto l'aumento della nuvolosità a partire da giovedì sera e poi venerdì, per l'arrivo di venti più umidi, ma le precipitazioni, davvero scarse, riguarderanno soltanto i settori tirrenici a carattere intermittente e quelli adriatici centrali (sabato). A causa dell'ingombrante presenza dell'alta pressione quest'anno l'inverno sembra non essere pervenuto. La presenza dell'anticiclone di fatto blocca tutte le possibilità di piogge o nevicate.
A risentirne maggiormente di questo blocco atmosferico sono state le regioni del Nord. Il fiume Po è in secca come d'estate e anomalie negative si vedono anche nei grandi laghi che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 18% di quello di Como al 22% del Maggiore. A preoccupare è anche lo scarso potenziale idrico stoccato sotto forma di neve nell'arco alpino e appenninico e il cui valore, soprattutto nella parte lombarda e piemontese, registra un -58%.
Una situazione che mette a rischio le coltivazioni che avranno bisogno di acqua per crescere al risveglio vegetativo favorito da un inverno mite. Di fatto viene a mancare anche la materia prima (neve) per rimpinguare i nostri ghiacciai alpini già in sofferenza nelle ultime bollenti estati. Parlare di siccità quindi non è affatto un eufemismo, le piogge infatti mancano ormai da troppo tempo (al Nord è da quasi 50 giorni che non piove).
E gli effetti negativi non finiscono qui: in questi giorni è scattato l'allarme per il rischio incendi favorito dall'insorgere del vento forte che "secca" ulteriormente tutto ed alimenta i focolai trasportando i tizzoni ardenti, poi la mano dei piromani o gli incidenti fanno il resto. Tanti gli incendi già scoppiati in Piemonte (in Valle Pellice e provincia di Biella), Lombardia (Prealpi bresciane) e soprattutto Liguria con le fiamme appena dietro Genova (Monte Moro).