AGI - Per il direttore dell'Istituto nazionaleper le malattie infettive di Roma, Francesco Vaia, nella prossima privavera potremo finalmente uscire dall'incubo di due anni di pandemia.
"Una cosa mi sembra chiara: andiamo verso una primavera di rinascita - ha detto Vaia, commentando la possibilità che il 31 marzo finisca lo stato di emergenza - se i dati continuano a confermarsi, sia quelli osservazionali sulla popolazione che quelli derivanti dai sempre più numerosi studi su Omicron in particolare, dovremo mitigare le misure, semplificare tutto, riappropriarci sempre di più degli spazi di socialità. La società civile è pronta e matura per continuare a mantenere le misure di salvaguardia che ancora sono necessarie. Il Governo mi sembra assolutamente disponibile".
Vaia è stato tra i primi ad aprire ad una nuova fase nella gestione dell'epidemia. "D’altronde - osserva Vaia - ho sempre affermato che la via italiana dell’ottimismo razionale, della gradualità e delle misure da prendere in funzione dell’andamento epidemico, insieme anche alle vaccinazioni, si sia dimostrata la più efficace nel panorama europeo".
"Sono pertanto fiducioso che anche stavolta si prenderanno le decisioni più giuste per ridare voglia di vivere alle persone ed un grande impulso alla ripresa dell’economia", conclude Vaia.