AGI - Nuova aggressione ai danni di volontari di Protezione civile in servizio a a Palermo, nel quartiere Borgo Nuovo, all'interno dell'hub vaccinale allestito nel centro commerciale "La Torre".
Non è il solito episodio, nota la Protezione civile regionale, innescato dal cittadino che va in escandescenze per le lunghe attese o per presunti disservizi dell’Asp.
Questa volta ad agire è stata una vera e propria gang, 5 o 6 persone tra i 17 ed i 21 anni, tra l'altro ben note al personale di sorveglianza del centro commerciale per altre azioni di disturbo avvenute nei giorni precedenti stavolta ai danni di cittadini in attesa della somministrazione del vaccino.
A essere preso di mira è stato un volontario 40enne dell'organizzazione Città di Godrano, che con i suoi uomini presta servizio nel sito vaccinale sin dalla sua apertura.
La vittima dell'aggressione è una persona "mite e riservata", come viene descritta dal presidente della stessa associazione, Fabio Tumminello.
Presta servizio in un box informazioni posto all'ingresso del centro commerciale e forse un po' troppo distante dagli uomini del servizio di sicurezza.
Il manipolo lo ha così preso di mira, prima con inviti del tipo "ma a te chi te lo fa fare?", "ma chi ti ci porta", poi gettando in aria la documentazione destinata agli utenti, infine con il tentativo di distruggere lo stesso box informazioni, facendo ribaltare la protezione in plexiglass sul malcapitato, urlandogli e sputandogli addosso.
Solo allora, accortosi di quanto stava accadendo, è arrivato il servizio di sicurezza del "La Torre". Ma non è finita qui: mentre venivano allontanati dalla sicurezza, gli stessi membri della gang, hanno avvertito l'uomo che lo avrebbero atteso all'uscita. Tanto che a fine servizio il volontario è stato scortato da guardie giurate e colleghi volontari.
Il Dipartimento regionale della Protezione civile, con il suo dirigente generale, Salvo Cocina, manifesta "piena solidarietà" all'ultima vittima di "una preoccupante serie di aggressioni avvenute ai danni di volontari".
Attraverso il proprio funzionario, Francesco Alfano, che coordina i volontari in quel sito, ha chiesto alla direzione sanitaria di spostare il box informazioni e metterlo vicino agli uomini della sicurezza. Presentata una circostanziata denuncia dell'accaduto.