AGI - Giuliano Amato al vertice della Corte Costituzionale: un'altra 'tappa' della sua lunga e brillante carriera nelle istituzioni.
Alla Consulta siede dal settembre del 2013, quando l'allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo nominò giudice costituzionale; sette anni dopo, nel 2020, è diventato vicepresidente della Corte e, da oggi, fino al prossimo settembre, ne sarà il presidente.
Un'elezione, la sua, non solo e non tanto legata al criterio dell' anzianità, ma piuttosto al suo alto profilo, anche internazionale.
Giuliano Amato è il nuovo presidente della Corte costituzionale. È stato eletto all’unanimità e ha nominato vicepresidenti le giudici costituzionali Silvana Sciarra e Daria de Pretis e il giudice costituzionale Nicolò Zanon.#Cortecostituzionale
— Corte Costituzionale (@CorteCost) January 29, 2022
Torinese, 84 anni da compiere il prossimo maggio, Il 'dottor Sottile' è una delle figure più autorevoli del nostro Paese, il cui nome, nelle ultime settimane, è rimbalzato più volte nel 'tam-tam' sui 'papabili' al Quirinale: costituzionalista, docente universitario, membro del Parlamento per 18 anni, esponente di spicco del Psi nella prima Repubblica, è stato per due volte presidente del Consiglio (tra il 1992 e il 1993 e ancora tra il 2000 e il 2001).
A Palazzo Chigi è stato anche sottosegretario alla presidenza del Consiglio nei governi Craxi I e Craxi II. E ancora: due volte ministro del Tesoro (1987-1989 e 1999-2000), ministro delle Riforme (1998-1999) e ministro dell'Interno nel secondo governo guidato da Romano Prodi tra il 2006 e il 2007.
Amato è stato anche tra il '94 e il '97, presidente dell'Antitrust. Ha poi presieduto la Commissione internazionale sui Balcani nel 2003-2005 ed e' stato vicepresidente della Convenzione sul futuro d'Europa nel 2002-2003. Honorary Fellow dell'American Academy of Arts and Science e della Real Academia de Ciencias Morales y Politicas, è stato Presidente della Scuola Superiore S. Anna e dell'Istituto Treccani.
È Presidente onorario del Centro Studi Americani di Roma e Presidente della Consulta scientifica del Cortile dei Gentili, oltre che direttore scientifico del quadrimestrale "Mercato, Concorrenza e Regole", edito da Il Mulino.
Amato, per elezione diretta va cambiato sistema
"L'elezione diretta non può essere vista come qualcosa che da solo si innesta in un sistema lasciato così com'è". Lo ha detto il neo presidente della Consulta Giuliano Amato, rispondendo, nel corso della conferenza stampa con i cronisti dopo la sua elezione alla guida della Corte, a una domanda relativa all'elezione diretta del presidente della Repubblica.
"Se uno decide di applicarlo deve cambiare orologio per evitare pasticci: l'orologio americano è poco adatto al nostro polso e come minimo bisognerebbe pensare a quello francese", ha aggiunto.