AGI - Sergio Lepri, giornalista e storico direttore dell'Ansa dal 1962 al 1990, è morto a 102 anni. Lepri era nato a Firenze nel 1919, dove si era laureato in filosofia nel 1940 con una tesi sull'estetica di Benedetto Croce.
Quella di Sergio Lepri è stata una vita dedicata al giornalismo, cui lascia anche una eredità tangibile fatta di manuali per la professione, di cui l'ultimo è del 2011, 'News, manuale di linguaggio e di stile per l'informazione scritta e parlata' (Rizzoli). Al giornalismo era arrivato durante la seconda guerra mondiale, dirigendo a Firenze un giornale clandestino del Partito liberale.
Nel 1945 entrò alla Nazione del popolo, organo del Comitato di liberazione; due anni dopo era redattore capo del Giornale del Mattino, il quotidiano che, diretto da Ettore Bernabei. Nel 1957 venne scelto da Amintore Fanfani come suo portavoce e poi come capo del Servizio stampa del suo governo dal 1958 al febbraio del 1959.
Da disoccupato, fu assunto dall'Ansa nel settembre del 1960 e nominato prima vicedirettore nel gennaio 1961 e poi, un anno dopo, direttore. Sergio Lepri è stato anche autore di libri di storia, quali 'L'agenzia Stefani da Cavour a Mussolini' (Le Monnier, 1999 e 2001).
L'ultima fatica letteraria a 94 anni con Ettore Bernabei, 'Permesso, grazie, scusi. Dialogo fra un cattolico fervente (Ettore) e un laico impenitente (Sergio)'. Dal 1988 al 2004 è stato docente di Linguaggio dell'informazione nella scuola di giornalismo della Luiss. Molti i riconoscimenti e le onoreficenze a lui attribuite, tra cui la nomina a Cavaliere di Gran Croce.