AGI - “Non abbiamo nessuna notizia, siamo disperati e stiamo cominciando a cercarlo noi, da soli”. È il messaggio disperato della signora Maria Comitangelo, ascoltata dall’AGI, mamma del 24enne Michele Cilli scomparso il 15 gennaio scorso a Barletta.
Il ragazzo era stato alla festa di compleanno di un amico all’american bar in piazza XIII febbraio, nei pressi del Castello. Con lui era anche la fidanzata, che, però, sarebbe rincasata un po’ prima. Michele, infatti, si sarebbe intrattenuto con gli amici fino all’1.30 del mattino e – secondo alcune testimonianze dei presenti - "si sarebbe allontanato con una sua vecchia conoscenza, con cui c'erano stati screzi in passato e persino qualche minaccia, a bordo di un'autovettura scura".
La macchina di Cilli è rimasta parcheggiata all'esterno, nei pressi della fermata dell'autobus, ed è stata recuperata dal fratello la mattina successiva: all'interno c'erano il giubbotto e le chiavi dell'abitazione in cui vive con i familiari.
Probabilmente segno del fatto che contava di rientrare di lì a breve con la sua macchina a casa. Michele, invece, nell'appartamento in via Ungaretti non è mai rientrato: l'auto su cui è salito a bordo, l’avrebbero vista sfrecciare in via Trani – verso la zona industriale della città – e di lì si sono perse ogni tracce. È proprio quella la zona che parenti, amici e liberi cittadini stanno battendo per le ricerche: “Stiamo cercando sul ciglio della strada e persino nei bidoni dell'immondizia dei segni, una scarpa, la sciarpa, magari gli occhiali – ha detto all'AGI la mamma -. E pensiamo anche al peggio cercando nelle campagne, nei casolari abbandonati a Montaltino, nei pozzi, in località Fiumara. Non possiamo lasciare nulla al caso, voglio ritrovare mio figlio ad ogni costo”.
Il giovane non si era mai allontanato per così tanto tempo di casa “e se lo faceva, nonostante non avesse un cellulare suo – ha detto mamma Maria –, conosceva il mio numero a memoria, avrebbe trovato il modo di avvisarmi”. È proprio questo che fa ipotizzare il peggio. La Squadra Mobile della Questura di Andria non esclude alcuna pista e indaga a 360 gradi nella vita di Michele, che a 17 anni aveva avuto qualche problema con la giustizia per spaccio di droga. Si prova a comprendere, infatti, se siano tornate nella sua vita di vecchie amicizie: le stesse che potrebbero essersi riavvicinate quella notte, da quando non si hanno più sue notizie. Gli agenti continuano a visionare le telecamere di videosorveglianza, del locale e della zona, alla ricerca di dettagli e possibili tracce lasciate da chi potrebbe aver portato via il giovane.