AGI - Si è conclusa nel migliore dei modi grazie al blitz dei reparti speciali dei Nocs, la giornata di tensione e paura iniziata nel primissimo pomeriggio a Torre del Lago dove un uomo - Gianluigi Ragoni, 44 anni, ex barelliere dell’ospedale Santa Chiara di Pisa – si è barricato nella propria abitazione di via Bohème per opporsi ad un trattamento sanitario obbligatorio disposto in seguito ad alcune problematiche psichiche registrate negli ultimi giorni.
L’uomo, all’arrivo del medico dell’Asl, non solo non ha aperto ma – quando sono intervenuti polizia municipale e vigili del fuoco per sfondare la porta con la forza – ha esploso due colpi di pistola calibro 22 (arma risultata poi detenuta illegalmente) da dentro l’appartamento, colpendo per fortuna solo di striscio un vigile del fuoco (per lui 10 giorni di prognosi).
Da quel momento il Ragoni si è letteralmente asserragliato nell’appartamento tenendo in ostaggio con sé anche l’anziano padre, un carabiniere da molti anni in pensione. E’ iniziata una estenuante trattativa fra l’uomo e le forze dell’ordine che hanno cercato di convincerlo ad arrendersi e consegnarsi. Trattativa che però non ha portato ad alcun risultato.
Alle 21,50 il blitz dei reparti speciali dei Nocs, arrivati da Roma, che hanno fatto irruzione all’interno dell’abitazione ed hanno immobilizzato il Ragoni, portandolo poi via fra gli insulti delle persone che stavano assistendo fin dal pomeriggio alle operazioni.
A sparare ai vigili del fuoco che stavano cercando di aprire la porta potrebbe essere stato il padre Adelmo. È quanto ha dichiarato lo stesso Gianluigi Ragoni durante l'interrogatorio che si e' svolto ieri sera subito dopo la cattura dei due in seguito all'irruzione nella casa dei Nocs dopo che per tutto il pomeriggio padre e figlio si erano asserragliati nell'abitazione. A rivelarlo il questore di Lucca, Alessandra Faranda Cordella, durante una conferenza stampa in commissariato a Viareggio.