AGI - "Mi è stato chiesto di smettere di dire che i bambini devono essere vaccinati. La pallottola mi è arrivata per questo. Ma io non posso smettere di dirlo". L'immunologa Antonella Viola racconta come è finita sotto scorta per le sue posizioni. "Le minacce - ha sottolineato - mi sono arrivate perché ho detto che bisogna vaccinare i bambini, ma se non dicessi questo non sarei un buon scienziato". E sui no-vax dice: "Sono una piccola minoranza, il loro è comunque un mondo variegato".
"Dobbiamo vaccinarci, è necessario per raggiungere l'immunità. L'obbligo vaccinale penso che sia corretto, per convivere con il virus e farlo diventare come un'influenza" ha detto l'immunologa dell'università di Padova, intervenuta a In mezz'ora su Rai3. "Purtroppo ci sono stati dei problemi, l'immunità non dura nel tempo, ancora non sappiamo se servirà la quarta dose e non ci aspettavamo Omicron. Il virus cambia continuamente man mano che circola".
Secondo Viola, "ci sono stati errori di comunicazione sul virus, anche di tipo ansiogeno. Se c'è il tempo di spiegare, le cose vanno meglio e le persone si tranquillizzano. Possiamo trovare il modo di raccontare i dati in modo diverso. Io continuo a ricevere email e telefonate di cittadini spaventati e in angoscia. Penso che a un certo punto dovremmo smettere di dare come prima notizia del giorno il numero dei contagi. Continuare a dire ogni giorno che il picco dei contagi è alto come non mai, non tranquillizza. I dati vanno raccolti - ha aggiunto - usati da scienziati e governo, devono essere a disposizione di chi li vuole controllare ma i giornali devono allentare un po'. Dobbiamo dire che in questo momento abbiamo i vaccini e che funzionano".