AGI - Per l’undicesima settimana consecutiva c'è un aumento "rapido e generalizzato" del numero di nuove infezioni di Covid 19 in Italia.
Lo indica l'Aggiornamento nazionale sull'epidemia dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss), che registra 1.098 casi per 100.000 abitanti dal 27 dicembre al 2 gennaio, rispetto i 429 per 100.000 abitanti annotati dal 20 dicembre al 26 dicembre, secondo i dati di flusso Iss; anche quelli aggregati raccolti dal ministero della Salute vanno in questa direzione, segnando 1.669 per 100.000 abitanti nel periodo 31 dicembre-6 gennaio.
Dal 20 dicembre al 2 gennaio sono stati segnalati 934.886 nuovi casi, tra i quali 721 decessi, valore che non include le persone decedute pure in quel periodo ma con una diagnosi antecedente al 20 dicembre.
Sul conteggio dei decessi però pesa un forte ritardo nella loro notifica, in particolare in Calabria, Friuli-Venezia Giulia, Toscana e dalla provincia autonoma di Bolzano "dovuto a difficoltà tecnico-organizzative e forte pressione sui servizi sanitari". La fascia di età che registra il più alto tasso di incidenza settimanale è quella 20-29 anni, pari a 2.144 casi per 100.000 abitanti, in aumento rispetto la settimana precedente.
Gli over 80 anni, con 302 casi ogni 100.000 abitanti, sono la fascia con incidenza minore, perché "presentano anche una maggiore copertura vaccinale sia con ciclo completo che con dose di richiamo". L’età mediana di chi ha contratto l’infezione da virus Sars-CoV-2 nel periodo in esame è pari a 35 anni, in diminuzione rispetto alla scorsa settimana. In aumento da due settimane la percentuale di casi tra operatori sanitari rispetto al resto della popolazione.