AGI - E' polemica per la sanzione da 100 euro da comminare una tantum agli over 50 non vaccinati, come previsto dall'ultimo decreto varato due giorni fa che introduce l'obbligo per quella fascia di età.
Troppo poco, secondo medici ed esperti: "L'obbligo vaccinale sopra i 50 anni è una buona notizia, perché riguarda buona parte dei non vaccinati che sono poi quelli che rischiano di più - ha sottolineato all'AGI il presidente della federazione nazionale degli Ordini dei medici, Filippo Anelli - Ma restano da comprendere i meccanismi di applicazione, anche perché la prevista sanzione da cento euro non mi sembra tale da indurre molti ad adempiere a questo obbligo”.
Più tranchant il virologo Roberto Burioni, che attacca: "Dare a chi evade l’obbligo vaccinale una multa (100€) una tantum più o meno equivalente a due divieti di sosta (41€x2) rende l’obbligo stesso una grottesca buffonata. Dispiace vederla arrivare da un governo che si credeva serio. Spero di avere capito male".
Sulla stessa linea l'infettivologo Matteo Bassetti: "La sanzione prevista per chi non si vaccina è di 100 euro una tantum. Quando l’ho letto non volevo crederci. Al vaccinato con tre dosi che non si metteva mascherina per fare gli acquisti di Natale 400 euro di multa e per chi non si vaccina e affolla i nostri ospedali 100 euro. Davvero ridicolo".
Non nasconde la delusione nemmeno il microbiologo Andrea Crisanti, che all'AGI spiega: "La multa di 100 euro per i No-Vax è un provvedimento di facciata per far contenti i vaccinati. Non serve assolutamente a niente come del resto anche l'obbligo per gli over 50".
Ed esprime sui social delusione e amarezza Martina Benedetti, l'infermiera toscana divenuta uno dei simboli della prima fase della pandemia per la sua foto con il volto segnato da troppe ore di mascherina: "100 euro, il prezzo della nostra salute. Delle nostre vite. Dei sacrifici che facciamo da due anni, sopratutto noi operatori sanitari (unici, tra l’altro, per cui vige un vero obbligo vaccinale)".
Si tratta, secondo l'infermiera, di "scelte assurde che ricadranno sulle nostre schiene già gravate da due anni di fatica. Tranquilli! Vi faremo tornare a ballare l’estate, a far “girare l’economia”, a bearvi di riconoscimenti per il lavoro da noi svolto. Definirlo “lavoro” è ogni giorno sempre più difficile perché è una situazione che ingloba la vita. Mi auguro - conclude amaramente - che i danni alla nostra serenità psicofisica perduta, un giorno, tornino indietro 100 volte tanto. Karma".