AGI - Una donna di 60 anni, originaria dell’Est Europa, è stata uccisa a coltellate a Gradara, nel Pesarese.
L’omicidio è stato scoperto nel tardo pomeriggio di ieri e i carabinieri hanno fermato, con l’accusa di omicidio volontario, un pensionato di 80 anni.
“Sono stato io: non ha voluto fare sesso con me”: Vito C., incensurato e pensionato, ha ammesso ai carabinieri di aver ucciso Natalia, la compagna ucraina più giovane di vent’anni e con la quale era spostato da 17 anni.
Quattro o forse più coltellate, in pieno petto e una delle quali al cuore, non le hanno dato scampo, dopo che lei ha rifiutato un rapporto sessuale.
L’omicidio, da una prima ricostruzione, è avvenuto la notte di Natale nella casa di Fanano di Gradara: ieri mattina, l’omicida è andato a spasso con il cane e ha pranzato, come se nulla fosse, mentre il cadavere della moglie giaceva sul letto matrimoniale; alcuni testimoni hanno riferito che l’hanno visto bere molto.
Alla telefonata di una collega di lavoro della vittima, che non la vedeva arrivare al ristorante di Cattolica, dove lei lavorava come cuoca, ha riferito di averla uccisa ma non è stato creduto.
Ilpensionato allora ha chiamato il titolare del ristorante: “Non la rivedrai più, l’ho uccisa”, gli ha detto, sospettando che la donna lo tradisse proprio con quell’uomo.
È stato proprio quest’ultimo a dare l’allarme: quando i carabinieri di Pesaro sono entrati nella casa di Fano, è stato l’ottantenne ad accompagnarli nella camera da letto.
L’uomo è stato trasferito nel carcere pesarese di Villa Fastiggi e il suo legale, Stefano Vichi, sta valutando la richiesta di una perizia psichiatrica.