AGI - Scarsa conoscenza delle nuove regole, insofferenza ad una prescrizione che si ritiene esagerata, poca voglia di mettere mano una volta di più al portafoglio.
I motivi sono diversi, e diversamente combinati, ma il risultato è unico: un po’ in tutta Italia, soprattutto nelle grandi città, l’obbligo di indossare mascherine FFP2 anche su bus, metro e tram – introdotto dal governo con il ‘decreto di Natale’ e valido fino alla fine dello stato di emergenza, il 31 marzo - risulta per ora largamente disapplicato.
Tanto da spingere Assoutenti a lanciare un appello all’esecutivo, al commissario Figliuolo e ai prefetti ad "intensificare i controlli", chiedendo aiuto persino all’Esercito.
Le nuove misure
Come noto, anche all’aperto ed anche in zona bianca è tornato l’obbligo di mascherina – almeno chirurgica o di stoffa - ma in teatri, cinema, locali di intrattenimento e musica dal vivo, stadi e su tutti i mezzi di trasporto vanno usate le FFP2, molto più performanti perché in grado di proteggere sia chi le indossa sia gli altri.
Il problema è che oggi, giorno di ritorno al lavoro dopo il ‘ponte’ natalizio, la stragrande maggioranza dei passeggeri è risultata impreparata, o poco informata, e di FFP2 se ne sono viste pochissime un po’ ovunque.
Se si considera che – come denuncia Assoutenti – i controlli delle forze dell’ordine nelle stazioni o a bordo dei mezzi sono "del tutto insufficienti”, garantire il rispetto delle nuove disposizioni appare estremamente difficile. Anche in vista della ripresa delle lezioni scolastiche.
Una spesa in più per le famiglie
L’obbligo di FFP2 ha anche una ricaduta economica non indifferente, almeno per i nuclei familiari più numerosi, visto che mediamente costano il doppio o il triplo delle chirurgiche: da qui la richiesta, avanzata da più tardi, di assicurare un prezzo calmierato, il più possibile vicino a quello delle chirurgiche.
Si possono trovare in farmacia, nei supermercati, in alcune tabaccherie ed edicole e naturalmente online, dove nelle ultime ore si registra un picco di nuovi ordini: la ricerca dell’offerta più conveniente – avvertono gli esperti - presenta però dei rischi ed il consiglio è quello di affidarsi a portali affidabili o, ad esempio, ai siti delle farmacie, capaci di garantire l’affidabilità dei dispositivi di protezione.