AGI - Impennata dei nuovi casi nell'ultima settimana: il monitoraggio della fondazione Gimbe rileva, tra il 15 e il 21 dicembre, una crescita di nuovi positivi al Covid pari al 42,3% (177.257 vs 124.568 della settimana precedente). Un aumento in tutte le regioni ad eccezione della provincia di Bolzano. Si rilevano oltre 250 casi per 100mila abitanti in metà delle province italiane. Netto aumento, pari al 33%, anche dei decessi: 882 i morti negli ultimi 7 giorni (di cui 45 riferiti a periodi precedenti), con una media di 126 al giorno rispetto ai 95 della settimana precedente.
Cresce la pressione sugli ospedali in Italia a causa del virus. Nell'ultima settimana sono aumentati del 17% i ricoveri (+1.218) e del 17,3% i pazienti in terapia intensiva (+149). è quanto emerge dal monitoraggio della Fondazione Gimbe nel periodo tra il 15 e il 21 dicembre. Crescono anche i casi attualmente positivi (384.144 vs 297.394) e le persone in isolamento domiciliare (374.751 vs 289.368).
"Nell'ultima settimana aumenta il numero di somministrazioni di vaccino con una media mobile a 7 giorni di oltre 523 mila somministrazioni al giorno: crescono del 10,8% le terze dosi e del 13,8% i nuovi vaccinati (274.143) che per circa il 40% riguardano la fascia 5-11 anni. Questa fascia di età al 21 dicembre ha raggiunto 108.112 somministrazioni. Scendono, invece, i nuovi vaccinati over 12 (-18,1%). Il tasso di copertura per le terze dosi è pari al 51,2%".
La variante Omicron è sottostimata
"Da oltre due mesi si assiste ad un aumento dei nuovi casi, che nelle ultime due settimane ha subi'to una forte accelerazione. La media mobile a 7 giorni dei nuovi casi e' passata da 15.521 dell'8 dicembre a 25.322 il 21 dicembre (+63,2%), un'impennata favorita anche dalla rapida e progressiva diffusione della variante Omicron nel nostro Paese, ampiamente sottostimata da un sequenziamento insufficiente", commenta Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe commentando i dati contenuti nel rapporto settimanale.
"Il rapporto positivi/persone testate - conclude Cartabellotta - ha raggiunto il 28,1%, quello positivi/tamponi molecolari il 10,5% e quello positivi/tamponi antigenici rapidi l'1,2%".
L'appello: "Governo introduca obbligo vaccinale"
"Introdurre immediatamente l'obbligo vaccinale per tutte le categorie di lavoratori a contatto con il pubblico e nel medio periodo per tutta la popolazione"; "accelerare la somministrazione delle terze dosi e le vaccinazioni nella fascia 5-11 anni"; "ridurre le tempistiche di somministrazione della dose booster, a 3-4 mesi dal completamento del ciclo vaccinale, innanzitutto per anziani e fragili": queste le raccomandazioni della Fondazione Gimbe al governo per contenere la quarta ondata.
Secondo Gimbe, poi, occorre "attuare strategie di provata efficacia per contrastare l'esitazione vaccinale, in particolare per gli over 50 a rischio elevato di malattia grave e per la fascia 12-19 al fine di ridurre la circolazione del virus nelle scuole".