AGI - "Siamo in una fase del tiro alla fune o della resistenza reciproca. Da un lato c'è il virus che continua a circolare in maniera importante e cio' determina un impatto sugli ospedali modesto rispetto all'epoca pre-vaccinali, ma più casi ci sono e più ci sono ricoveri e decessi. Dall'altro lato stiamo cercando di fare resistenza innalzando il muro di protezione con le vaccinazioni e le terze dosi". Cosi' Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ai microfoni della trasmissione "L'Italia s'è desta" su Radio Cusano Campus a proposito della situazione Covid in Italia.
"Nelle ultime tre settimane - ha ricordato Cartabellotta - abbiamo fatto oltre 600mila nuovi vaccinati e questa è un'ottima notizia. Per quanto riguarda le terze dosi, abbiamo toccato anche quota 500mila, mediamente ne facciamo oltre 400mila al giorno. Picco? Difficile dire quando lo raggiungeremo, anche perchè abbiamo situazioni differenziate sui territori. La media nazionale spesso non restituisce le notevoli differenze regionali. Va comunque detto che nell'ultimo report dell'Ecdc l'Italia ad oggi viene considerato il Paese che desta meno preoccupazioni in Europa".
"I non vaccinati hanno un rischio molto più elevato di contagiarsi, chi è vaccinato invece ha un rischio del 25%. Dopo i 5 mesi il rischio aumenta del 60%. Quel margine di rischio viene coperto dall'uso delle mascherine, dal distanziamento e dal lavaggio delle mani. Non abbiamo un vaccino sterilizzante, per questo c'è bisogno di mettere una pezza con le misure individuali", ha concluso Cartabellotta.