AGI - Un danno erariale che ammonterebbe a oltre un milione di euro: è la cifra stimata dalle Fiamme Gialle del comando provinciale di Latina nell'ambito di un'indagine sulla spiaggia Chiaia di Luna nell'isola di Ponza, su delega della sezione giurisdizionale per il Lazio della procura regionale presso la Corte dei Conti. La famosa e suggestiva falesia era difatti stata chiusa diversi anni fa a causa della sua natura franosa e una sua parte era stata soggetto di un intervento di messa in sicurezza da parte del ministero dell'Ambiente tra il 2008 e il 2011.
Durante tutti questi anni, nonostante i lavori effettuati, l'accesso alla spiaggia è sempre stato interdetto dal Comune, e questo avrebbe causato di fatto una perdita di incassi - nella forma del lucro cessante dovuto al mancato rilascio di concessioni e autorizzazioni per l'utilizzo delle relative aree demaniali marittime - pari a 140mila euro e - nella forma del danno emergente "derivante dal costo dell'intervento limitatamente al periodo dell'utilità sperata per inutilizzo del bene" - pari a 1,13 milioni.
Secondo gli inquirenti, ci sarebbe stata "superficialità da parte delle amministrazioni comunali succedutesi nel tempo, a far data dal 2011 ad oggi" perché, nonostante la spiaggia fosse stata ritenuta utilizzabile dal pubblico secondo gli organi tecnici, l'argomento della riapertura sarebbe quindi stata sempre evitato.