AGI - L'infettivologo Matteo Bassetti torna all'attacco dei no-vax. "La situazione è buona, ma soffriamo per i non vaccinati. Solo ieri ho ricoverato 8 pazienti 'no vax' e purtroppo ho dovuto mandare via altre persone riconvertendo il reparto in Covid. Nell'ultimo mese alla Liguria i non vaccinati sono costati 4 milioni di euro tra rianimazione e ricoveri ordinari. Andrebbe esteso l'obbligo agli over 40", dice direttore della clinica malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, "L'Italia è un Paese grande, ma 6 milioni di non vaccinati con oltre 2 milioni di over 50, sono tanti. Troppi".
"Andrebbero cambiati anche i parametri dei ricoveri" aggiunge Bassetti, "In Liguria per il 40-50% dei posti in media intensità sono pazienti che arrivano con altri problemi, ad esempio un braccio rotto, e vengono per caso scoperti positivi dopo un tampone. Senza nessun sintomo Covid. Abbiamo magari 200 persone, ma 100 non hanno nulla a che fare con il Covid-19. Questi sono i vaccinati in ospedale per la stragrande maggioranza. E va detto. Il ministero dovrebbe dare dei parametri chiari anche su questo".
Sulla variante Omicron invece Bassetti resta cauto, ma ottimista. "La variante intanto è coperta da 3 dosi di vaccino. Non aumenterebbe la mortalità e non causa più ospedalizzazioni. Colpisce i bambini perché più contagiosa, ma non è più mortale", conclude.
Minacce senza fine
"Ho ricevuto minacce su WhatsApp anche ieri sera mentre ero in una trasmissione televisiva. Li ho già girati al mio avvocato" ha detto Bassetti in relazione alle minacce continue arrivate anche oggi sul gruppo Telegram Basta Dittatura "Queste persone non si rendono conto che rischiano grosso. Poi in tribunale piangono. Devono capire che io non mi fermerò. Non ritirerò alcuna denuncia: Bassetti non lo convinci con una lettera di scuse. Andrò fino in fondo. Sappiano che i processi arrivano e si paga. Per cose del genere si va in galera, lo stalking di gruppo è tra i reati peggiori che si possano commettere".
Per le minacce arrivate in passato a Bassetti lo scorso 30 novembre la procura di Genova ha identificato complessivamente 36 persone, responsabili a vario titolo dei reati di istigazione a delinquere, atti persecutori, minaccia aggravata, diffamazione e molestie nei suoi confronti.