AGI - Un presepe con il crollo del Ponte Morandi in mostra a Firenze ha lasciato il Comitato Ricordo vittime, che riunisce gran parte dei parenti di cui perse la vita il 14 agosto 2018, "allibito" e dopo le proteste è stato rimosso.
"Siamo dispiaciuti di apprendere il disappunto da parte del Comitato vittime del crollo del Ponte Morandi di Genova: abbiamo quindi deciso di rimuovere il presepe lasciando visibile la scritta 'per non dimenticare' con la convinzione che anche i presepi possano essere interpretati come dei memoriali, piccoli contributi di ricordo e di speranza", afferma la general manager del Rivoli Boutique Hotel, Chiara Caridi, dopo che Egle Possetti portavoce del Comitato Ricordo vittime, che riunisce gran parte dei parenti di cui perse la vita il 14 agosto 2018, si era detto "allibita".
"Un presepe, che vuole essere "alternativo", con tutto il rispetto per il lavoro da cui è scaturito, risulta stonato e siamo allibiti che non si potesse immaginare prima" aveva detto Possetti.
Il Presepe del crollo del Ponte Morandi era stato già esposto nel 2019. "Concordiamo" aggiunge Caridi "con chi scrive che della tragedia del Ponte si parla ormai troppo poco e poniamo l'attenzione invece sul fatto che quanto l'artista propone in questa opera è l'importanza che di quanto è successo resti per sempre memoria per non dimenticare".
"Tale attenzione è fondamentale per evitare che queste tragedie possano riproporsi. Tra i presepi esposti nella mostra oltre a quelli tradizionali ce ne sono molti con riferimento a temi dell'attualità e rappresentano fatti che hanno contraddistinto la storia recente anche se dolorosa del nostro Paese. Lo sono anche altri, come il presepe ambientato in un reparto Covid che riporta all'emergenza sanitaria ancora in atto, dolorosissima, e quello della Porta di Lampedusa che tratta della tragedia dei migranti. Ma in tutti c'è ed è ben chiaro il messaggio del Natale, che invita a ad avere sempre presenti i drammi vissuti per costruire un futuro di maggiore consapevolezza e speranza. A nostro avviso la mostra e ogni presepe offre spunti di profonda riflessione per questo momento Natalizio".
Possetti aveva detto che "noi possiamo immaginare, anche se con fatica, che le persone che non hanno vissuto la nostra esperienza terribile possano pensare che un presepe con i monconi del defunto Ponte Morandi possa diventare commemorativo. Vi assicuriamo che per le famiglie che portano nel cuore quelle maledette immagini, pensando che laggiù persero la vita i loro affetti, non emerge nulla di commemorativo".
E ancora: "per noi il ricordo passa attraverso pensieri teneri, iniziative delicate, un sorriso, una carezza, il memoriale futuro, il lavoro degli inquirenti e della magistratura, attraverso la percezione che quelle morti possano risuonare nelle orecchie delle nostre istituzioni per spronarle a fare molto di più, per non permettere mai più una tale vergogna".