AGi - Il Lazio è la prima regione in Italia ad essersi dotata di una legge per sostenere e promuovere l’intero settore della Moda puntando a diventare un punto di riferimento nazionale e internazionale.
È stata infatti approvata all’unanimità dal Consiglio regionale del Lazio la proposta di legge ‘Disposizioni per promuovere il settore della moda’ che è stata sottoscritta da tutte le forze politiche.
Il fine della legge è quello di riconoscere il valore economico del comparto della Moda nel Lazio ritenuto un volano strategico per lo sviluppo e il rilancio delle attività imprenditoriali come le attività artigianali storiche e tradizionali oltre a rappresentare uno strumento per promuovere il turismo e l’occupazione.
“La moda rappresenta il nostro principale Made in Italy, è la seconda voce del Pil Italiano con un volume di 95 miliardi di euro annui”, ha detto all’AGI Massimiliano Maselli, consigliere regionale di Fratelli d’Italia primo firmatario della legge e vice presidente della commissione Attività Produttive del Consiglio Regionale del Lazio.
“Il sistema moda rappresenta dunque un comparto importantissimo con le sue micro-imprese fino alle grandi aziende – ha aggiunto Maselli - non si tratta solo del settore del tessile e dell’abbigliamento ma parliamo anche delle ditte di pellame, calzaturifici, di produttori di occhiali, gioielli e bigiotteria. Si tratta di un mondo immenso che è l’espressione più alta del nostro artigianato per cui siamo conosciuti e apprezzati in tutto il mondo”.
Cosa prevede la legge regionale per la moda
Tra gli interventi della nuova legge si prevede la promozione dell’artigianato e della manifattura locale, la promozione delle produzioni di eccellenze del tessile, dell’accessorio e design secondo principi di ‘sostenibilità’, la promozione di corsi di alta formazione in sartoria, design e fotografia, la promozione dell’informatizzazione delle piccole e medie imprese; la costituzione e sviluppo di rapporti e relazioni con istituti scolastici e università del territorio laziale per progetti e ricerca sulla moda promuovendo borse di studio; l’organizzazione di sfilate di moda anche in luoghi della cultura nonché all’interno di mostre e convegni culturali; la realizzazione di eventi che promuovano e sponsorizzino marchi e creazioni anche abbinati con le più rinomate località turistiche della regione.
"La legge approvata dal Consiglio regionale tutela l'intera filiera della moda in tutte le sue accezioni: dal tessile all'abbigliamento, dalle calzature alle lavorazioni in pelle, sino alla produzione di gioielli e accessori – ha spiegato all’AGI la presidente della Commissione Attività produttive e Sviluppo economico della Regione Lazio, Marietta Tidei - un sostegno concreto per le molte aziende del comparto del Lazio e per tutti gli addetti occupati, con un’attenzione particolare alle produzioni artigianali di eccellenza. Con questo provvedimento si punterà con decisione sulla formazione nel campo dell'alta sartoria e l'informatizzazione delle Pmi, due ambiti che come Regione Lazio riteniamo decisivi per lo sviluppo virtuoso di questo settore”.
La Giornata della Moda
La legge prevede, inoltre, l’istituzione di una ‘Giornata regionale della Moda’ con una serie di eventi e premi per giovani emergenti, e presso la direzione regionale competente in materia di sviluppo economico sarà istituito anche un Tavolo regionale della moda.
Il Tavolo realizzerà il Piano Nazionale annuale del Sistema Moda Lazio che traccerà gli ambiti del Sistema moda Lazio da realizzare, individuerà le risorse finanziarie e i soggetti che potranno accedere ai contributi.
“Come tutto il gruppo del Movimento 5 Stelle ho votato favorevolmente a sostegno della legge sul comparto moda perché la riteniamo un mezzo molto importante per il rilancio del settore – ha dichiarato all’AGI Valerio Novelli, Consigliere Regionale del M5s - uno strumento normativo su cui crediamo fortemente e ne è la prova lo stanziamento di un milione e 900mila euro per il biennio 2022-23, proprio rivolto al rilancio del comparto moda. Una legge, quindi, che non rimane una scatola vuota, ma con questo sostegno economico si rende immediatamente operativo lo strumento normativo”.
La ‘Giornata regionale della moda’ diventerà un luogo di incontro tra istituzioni, associazioni e operatori del settore.
Nell’ambito di questo evento verrà assegnato il ‘premio regionale della moda’ rivolto a giovani stilisti e designer che intendono promuovere e far conoscere le loro creazioni all’estero. Il premio sarà suddiviso in due categorie, abbigliamento e accessori, e consisterà in un contributo per le spese di partecipazione ad un evento internazionale.
“La legge mette al centro l’economia circolare e la formazione – ha sottolineato il consigliere regionale Massimiliano Maselli - quello della formazione è proprio uno dei fini della nuova legge che intende avvicinare sempre più il mondo dell’istruzione e formativo del settore alle Università e alle imprese. Altro scopo della legge è quello di spingere verso una moda che sia sostenibile, realizzando quindi una economia circolare riciclando, recuperando gli scarti e le plastiche".
“Tre sono gli aspetti qualificanti di questa legge: per primo l’istituzione di un Tavolo che sarà composto dagli assessori regionali competenti sulla materia, come le Attività Produttive o del Turismo, e da tutte le associazioni e stakeholder – ha spiegato ancora Maselli - una Regione, quindi, che insieme alle case di moda, gli stilisti, gli assessori si confrontano per dar vita al ‘Piano Annuale’ che rappresenta il secondo aspetto. Ogni anno verrà messo in piedi un Piano progettuale che sia in grado di indicare quello che si vuole realizzare. Il terzo aspetto è rappresentato dall’istituzione di una ‘Giornata nazionale della moda’, un evento della durata di alcuni giorni che vedrà Roma e il Lazio protagonisti come le sfilate che si organizzavano in Piazza di Spagna. Al momento – ha concluso - questa legge parte con un finanziamento di quasi 2 milioni di euro per il biennio 2022/2023, 1,9 milioni per la precisione, ma che negli anni potrebbe aumentare per emulare Milano nel settore della moda e, perché no, anche per superarla”.
“Ci siamo posti il problema di intervenire su un settore fondamentale che per molti anni ha trovato pochi riconoscimenti nella nostra regione – ha dichiarato all’AGI Enrico Maria Forte del Pd, vice presidente della Commissione Attività produttive del Consiglio regionale del Lazio - l’obiettivo è quello di rimettere al centro la Moda con la sua produzione di qualità. Creare incentivi e percorsi regionali".
"C’è stata una adesione e condivisione unanime al progetto e nel corso dei lavori in Commissione Attività Produttive abbiamo svolto numerose audizioni di esponenti delle associazioni e dei lavoratori del mondo della monda - ha concluso Forte - Ci sono prospettive di rilancio del settore per rimettere al centro Roma e il Lazio nel circuito della moda nazionale e internazionale e l’intervento pubblico in questa attività potrebbe dare un incentivo in più”.