AGI - Un gesto che appare una intimidazione pesante, quello nei confronti di Salvatore Di Falco, avvocato, candidato sindaco alle ultime elezioni amministrative a Vittoria.
Ignoti hanno posto davanti alla porta del suo comitato elettorale una corona funebre di alloro.
Un gesto che avviene in un clima già infuocato e che aumenta la tensione anche per i recenti casi di cronaca. Compatto il fronte della solidarietà a Di Falco. Il deputato all'Ars del Pd, Nello Dipasquale, dichiara: "Esprimo solidarietà e vicinanza a Salvatore Di Falco nei confronti del quale, presumibilmente, è stato compiuto questo gesto intimidatorio che condanno con forza. Sono certo che Di Falco non è persona che si lascia intimidire, ma non credo che la cosa vada minimizzata soprattutto nel clima che si respira in questi giorni in città. Mi auguro che chi di dovere intervenga celermente per fare chiarezza”. Solidarietà dal componente del comitato nazionale di Italia Viva, Salvo Liuzzo, da Fratelli d'Italia Vittoria, da privati cittadini e esponenti politici di tutti gli schieramenti politici rappresentati in consiglio comunale oltre che dal sindaco Francesco Aiello.
La recrudescenza della criminalità nel comune siciliano tornato a una vita democratica normale dopo lo scioglimento per mafia aveva visto un episodio allarmante già con la rapina in pieno giorno e nel centro cittadino alla filiale della banca Monte dei Paschi di Siena.
E' stato l'ultimo di quattro episodi in rapida successione: il 21 novembre il ferimento di un pregiudicato con modalità da 'agguato'; due giorni dopo spari in periferia, nessun ferito ma proiettili che colpiscono anche l'ingresso di una abitazione; poi un panificio svaligiato e venerdì la rapina in banca a colpi di mazza con malviventi in fuga a piedi nelle vie cittadine.
Domenica il vescovo di Ragusa, Giuseppe La Placa, che da qualche mese si è insediato alla guida della Diocesi, alle 17 celebrerà la messa alla Basilica di San Giovanni, il cuore della città e poi incontrerà il sindaco, Francesco Aiello, eletto da poco, dopo quasi tre anni di commissariamento del Comune. Venerdì al Comune di Vittoria, dopo la rapina, visita del Prefetto di Ragusa, Giuseppe Ranieri, con il vicario del questore, Antonio Salvago, il comandante provinciale dei Carabinieri, Gabriele Gainelli, e il maggiore della Guardia di Finanza, Davide Di Giovanni a rappresentare la presenza dello Stato sul territorio, incontro a poche re dal comitato per l'ordine e la sicurezza che proprio sui fatti di Vittoria, si era svolto alla Prefettura di Ragusa.
“Questo pomeriggio sono qui per manifestare la nostra vicinanza e la presenza dello Stato a questa città”, ha dichiarato il prefetto Ranieri che ha ricordato di essere stato impegnato per 12 volte nella sua attività, come commissario in comuni sciolti per mafia. “Capisco ciò che prova la cittadinanza nei periodi di amministrazione straordinaria – ha detto il rappresentante del Governo -. Una cittadinanza che viene privata della democrazia e della libera espressione del voto. Il mio invito per tutti voi è quello di affrontare, tutte le questioni nelle sedi opportune. Adotteremo delle misure distinte nei ruoli e nelle funzioni ispirate alla tutela della legalità e della sicurezza dei cittadini e assumeremo impegni operativi comuni da concordare nell’ambito di protocolli di legalità al fine di contrastare qualsiasi tentativo di recrudescenza delle azioni criminali”.
Una visita inaspettata e tempestiva, l'ha definita il sindaco Francesco Aiello, atto che “ci rincuora per la concreta testimonianza di vicinanza dello Stato alla nostra città. Vittoria è una realtà difficile, complessa da governare, con tanti problemi. La presenza del Prefetto e dei rappresentanti delle forze dell’ordine ci da forza e spinta per andare avanti ed agire sempre tenendo dritta la barra della legalità”.
Forte preoccupazione è stata espressa da Italia Viva e Fratelli d'Italia, e da Confcommercio che chiede una presenza di un contingente maggiore delle forze dell'Ordine e videosorveglianza. La Cgil provinciale con Peppe Scifo e la Silp Cgil con Vito Licitra per parte loro avevano incontrato l'11 novembre il questore Giusi Agnello alla quale avevano evidenziato anche “la necessità di un rafforzamento della dotazione di organico del Commissariato di Vittoria”.