AGI - Rispettare il nuovo "galateo dei rapporti tra le persone" imposto dalla pandemia e un contingentamento delle presenze nei negozi e nei mercatini in vista del Natale.
A suggerire questa sorta di 'numero chiuso' per gli acquisti è il virologo Fabrizio Pregliasco, docente della Statale di Milano interpellato dall'AGI, all'indomani della dichiarazione del ministro della salute Roberto Speranza secondo il quale 'dipende dal comportamento dei cittadini e dai vaccini come sarà il Natale'.
Ci sono alcune cose che tutti noi possiamo fare, la prima "è vaccinarci", per evitare che la curva dell'emergenza sanitaria prenda il volo durante le festività.
Una possibilità questa che in base ad alcuni "modelli matematici" potrebbe concretizzarsi "arrivando a 30 mila casi giornalieri per Natale. Anche se questo è lo scenario peggiore teorico" dice il virologo.
Pregliasco spiega che l'aumento dei contagi "è qualcosa che è quasi fisiologico ed è legato alla combinazione di tutto quello che stiamo facendo, perché chiaramente grazie ai vaccini stiamo tornando a una vita normale con un aumento dei contatti. Ma aumentando i contatti sempre più, aumenta anche la possibilità dei contagi. Con la scuola e il lavoro in presenza".
"Sempre in un’ottica di preoccupazione - aggiunge - è bene immaginare in alcuni scenari teorici, ma possibili, che possa esserci per lo shopping un contingentamento".
Massima attenzione dunque, nei "negozi e nei mercatini di Natale" dove si potrebbero introdurre delle limitazioni agli ingressi, con un numero massimo consentito di presenze. Certo "non bisogna nascondersi in una capanna - continua il virologo - ma almeno gestire al meglio tutti i contatti e fare attenzione quando si vedono i familiari più fragili".
La stagione autunnale poi non aiuta: "si sta sempre di più in un ambiente chiuso, con sbalzi termici e l’influenza che si sta rifacendo vedere, facilita il lavoro del virus". Ma tutto questo non porta a un nuovo allarme, anzi "credo che questo inverno sia l’ultima battaglia importante" aggiunge Pregliasco.
"Dobbiamo immaginare l’andamento della pandemia come quello concentrico delle onde provocate da un sasso lanciato in uno stagno. Le prime sono più forti e poi seguono quelle di assestamento che continueranno ad andare avanti" ma sono e saranno sempre meno potenti.
L'appello del virologo è ancora una volta a "vaccinarci e mantenere alta l’attenzione per tutta una serie di cose, quelle che chiamo il 'nuovo galateo nel rapporto tra le persone'", la mascherina, starnutire nel gomito, distanziamento, evitare strette di mano, usare gel igienizzanti, tutte quelle cose insomma che con il covid sono entrate a far parte della nostra quotidianità.