AGI - Per il 17esimo sabato consecutivo è tornata nelle piazze delle principali città italiane la protesta contro i green pass. Alla 'prima' dopo l'introduzione da parte del Viminale di nuove restrizioni, come il divieto di sfliare nei centri storici, non sempre le regole sono state rispettati ma le manifestazioni sono state quasi tutte in 'tono minore' rispetto a quelle andate in scena nelle scorse settimane.
Più bassa la partecipazione e, fino ad ora, nessun incidente. Partecipata quella di Milano ma grazie ad un 'ospite d'eccezione'. In migliaia infatti sono affluiti all'Arco della Pace per l'evento promosso dall'associazione 'Children's health defense' con Robert F. Kennedy jr, terzogenito di Bob e nipote di JFK. L'arrivo dell'avvocato di 67 anni è stato accolto da un fragoroso applauso dei presenti e dal coro "Kennedy, Kennedy" e "La gente come noi non molla mai".
"Il Green pass è un colpo di stato ed è lo strumento che usano per toglierli i vostri diritti - ha sostenuto - Non è una misura sanitaria ma uno strumento di controllo dei vostri movimenti e dei vostri conti correnti". Tra i presenti anche l'ex dirigente Rai Carlo Freccero e Gianmarco Capitani, leader del movimento "Primum non nocere" che ha insultato la senatrice a vita Liliana Segre per poi scusarsi.
I 'no green pass si sono poi divisi e sono confluiti parte in piazza Fontana e parte in piazza Duomo, controllati comunque 'a vista' dalle Forze dell'ordine.
Circa 400 le persone presenti invece al Circo Massimo, nel centro di Roma. Al sit-in erano previste 1500 persone. "Siamo qui per dire che noi non abbiamo paura, proteggiamo i nostri sogni", ha spiegato dal palco uno studente. "Giù le mani dai bambini". Così due mamme al megafono. Sul palco è stata fatta salire Aurora, una bimba simbolo di tutti i bambini, ed è stato osservato un minuto di silenzio. In piazza, con uno striscione anche alcuni militanti di Forza Nuova. Sotto allo striscione una bandiera dell'Italia. "Liberate i nostri fratelli", è anche il coro dei militanti presenti.
A Napoli corteo 'unitario' disoccupati '7 settembre' e no green pass in piazza del Plebiscito davanti alla Prefettura. Il corteo, di circa 400 persone, partito da piazza Garibaldi ha percorso corso Umberto fino ad arrivare a via Medina e piazza Municipio ha poi deviato per via Acton risalendo via Cesario Console. Sono state così vietate le strade del centro e le camionette delle forze dell'ordine hanno bloccato l'accesso a via Santa Lucia, la strada che costeggia il lungomare di Napoli e arriva alla sede della Regione Campania.
A Torino i 'no green pass' hanno scelto invece di manifestare in piazza Castello dove è confluita anche una delegazione di alcune decine di abitanti no tav della val di Susa. Al grido di "siamo in dittatura" circa 700 persone sono partite in corteo da piazza De Ferrari a Genova per attraversare il centro città e "sconfinare" in Valbisagno. Nonostante il maltempo e le annunciate restrizioni del Viminale, a Genova non sono scattati divieti e i manifestanti, coordinati da "Libera piazza Genova" hanno attraversato la città.
A Novara si è rivista Giusy Pace, l'infermiera che il 30 ottobre aveva animato il corteo con l'utilizzo di simboli che richiamavano la deportazione degli ebrei nei lager. "Mi hanno trasformato in un mostro", ha commentato. Alla manifestazioni comunque erano presenti solo una settantina di persone. Flop della protesta a Gorizia dove al corteo nel tratto concessi di 800 metri, hanno partecipato non più di 200-250 persone. Simile la situazione a Cagliari: "Trieste chiama Cagliari", ma il popolo no vax del capoluogo sardo non risponde. Solo poche decine di manifestanti si sono radunati infatti in piazza Garibaldi.