AGI - Un particolare salvataggio è avvenuto domenica sera nel porto di Trapani dove i volontari dell'Oipa, l'organizzazione internazionale protezione animali, sono riusciti a recuperare un piccione sbarcato dalla nave Sea Eye 4 insieme a 800 migranti giunti dalla Libia e soccorsi in mare.
Il piccione era legato al polso di una donna libica che al momento dell'imbarco non si era voluta separare dal volatile.
Una volta approdata in Italia alla donna è stato detto che non avrebbe potuto tenere il piccione con sé per via del rigoroso iter sanitario che avrebbe dovuto seguire e per questo lo ha liberato.
Sono stati gli agenti della Questura di Trapani a segnalare il caso ai volonatri dell'Oipa che sono riusciti a recuperare il piccione affidandolo, in seguito, alle cure della Forestale.
"Quando siamo stati contattati dalla Questura pensavamo a una segnalazione come le altre, invece no - ha raccontato Baldo Ferlito, vicedelegato dell’Oipa di Trapani - poliziotti che erano sul posto ci hanno riferito che l'animale era giunto al porto con una signora appena sbarcata, proveniente dalla Libia insieme a oltre 800 migranti, che lo teneva legato al braccio con una catenella. La donna aveva lasciato il suo Paese portando, nella disperazione, solo il suo piccione".
"Due nostre volontarie sono riuscite a recuperare il piccione e lo hanno trasferito al Centro operativo provinciale (Cop) della Forestale di Trapani, dov’è stato visitato e messo in sicurezzaha conclluso Ferlito - un ringraziamento particolare va alla Polizia di Stato che si è prontamente attivata per cercare di salvaguardare la vita dell'animale".