AGI - Scendono ancora i nuovi vaccinati. Secondo il monitoraggio della fondazione Gimbe riferita al 27 ottobre-2 novembre 2021, la percentuale dei nuovi sottoposti a somministrazioni fa segnare un -39,6%. Al 3 novembre risultano consegnate 99.784.168 dosi: in assenza di nuove forniture per la terza settimana consecutiva, si riducono le scorte di vaccini a mRNA, che si attestano a quota 9,9 milioni di dosi.
"La necessità di accelerare la somministrazione delle terze dosi e la progressiva estensione della platea dei candidati alla dose booster - spiega Mosti - richiedono un numero consistente di dosi: per questo è fondamentale conoscere il piano delle forniture per i prossimi mesi, di cui al momento non esistono dati ufficiali".
In dettaglio, al 3 novembre il 78,7% della popolazione (n. 46.656.290) ha ricevuto almeno una dose di vaccino (+130.795 rispetto alla settimana precedente) e il 75,7% (n. 44.864.608) ha completato il ciclo vaccinale (+357.441). In calo del 5,1% nell'ultima settimana il numero di somministrazioni (n. 1.066.374), con una media mobile a 7 giorni di 134.604 dosi/die.
Per quanto riguarda i nuovi vaccinati, dopo aver sfiorato quota 440mila nella settimana 11-17 ottobre, il numero nelle ultime due settimane è crollato prima a 239mila (-45,7%) e poi poco sopra 144 mila (-39,6%). Dei 144.258 nuovi vaccinati nella settimana 25-31 ottobre il 76,2% appartengono a fasce anagrafiche che includono persone in età lavorativa.
Rispetto alle persone ancora da vaccinare preoccupano in particolare gli oltre 2,7 milioni di over 50 ad elevato rischio di malattia grave e ospedalizzazione e gli oltre 1,3 milioni nella fascia 12-19 che riducono la sicurezza nelle scuole.
Le coperture vaccinali con almeno una dose di vaccino sono molto variabili nelle diverse fasce di età: dal 97,1% degli over 80 al 73,5% della fascia 12-19. In generale, rispetto alla settimana precedente, gli incrementi sono sempre più modesti: il numero di vaccinati con almeno una dose cresce dello 0,6% nella fascia anagrafica 12-19, dello 0,4% nelle fasce anagrafiche 20-29 e 30-39, dello 0,3% nella fascia 40-49, dello 0,2% nella fascia 50-59, mentre negli over 60 l'incremento non supera lo 0,1%.