AGI - Visita caratterizzata dall’incertezza e dai cambi di programma quella in Veneto del presidente del Brasile Jair Bolsonaro, tra contestazioni e proteste e perfino scontri tra manifestanti e polizia con una giovane fermata.
Per questioni di sicurezza, ma forse non solo, l’agenda del presidente è rimasta incerta per tutta la giornata ed ha subito diverse modifiche nell’arco di poche ore. Di certo il presidente non si è mai recato in Municipio ad Anguillara Veneta, minuscolo paesino della bassa padovana da cui era partita alla volta del Brasile la famiglie Bolsonaro e che proprio per questo pochi giorni fa aveva deciso di conferire al discusso leader brasiliano la cittadinanza onoraria.
La visita ad Anguillara si è tenuta invece in un ristorante dove era in programma un pranzo riservato per circa 200 sostenitori. “Sono emozionato di essere qui. Penso si veda. Da qui sono partiti i miei nonni. Mi fa piacere essere tra la brava gente", ha dichiarato.
"Sono onorato di rappresentare la nostra famiglia in Brasile - ha continuato - Stiamo facendo un ottimo lavoro. Dio ha voluto che diventassi Presidente del Brasile e io sto onorando la nostra famiglia in Brasile. Abbiamo moltissimo sostegno popolare. Nonostante tutto noi stiamo facendo un ottimo lavoro che sicuramente e' riconosciuto dal popolo e non e' riconosciuto dai mass media”.
Ma è a Padova che l’annunciata visita ha avuto l’impatto maggiore.
Circa 500 attivisti dei centri sociali intorno alle 16 sotto una pioggia battente hanno tentato di sfondare il cordone di sicurezza allestito attorno alla Basilica di Sant’Antonio, dove era prevista la sua visita nel pomeriggio. Pesanti gli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. Utilizzati anche i cannoni ad acqua per disperdere i contestatori.
L’ennesimo cambio di programma è arrivato nel pomeriggio con lo slittamento della visita del presidente alla Basilica del Santo (teoricamente confermata ma ancora da avvenire) e una tappa in hotel.