AGI - “Questa situazione non si può più tollerare. Per me basta, basta. Io domani sento il prefetto e cercherò di capire". Lo ha dichiarato al Tgr del Friuli Venezia Giulia, Zeno D'Agostino, presidente dell'Autorità Portuale di Trieste, in relazione al blocco davanti al varco 4.
Nella giornata, il traffico stradale degli accessi ai due varchi del porto nuovo di Trieste ha registrato "la metà dei transiti medi via strada attraverso questi due gate nei giorni finali della settimana", afferma una nota del Porto di Trieste.
"Guardando al traffico stradale degli accessi ai due varchi del porto nuovo (1 e 4), 2.200 è il numero comprensivo di mezzi pesanti e macchine transitati nella giornata di venerdì, mentre 900 gli ingressi di sabato mattina entro le 14".
È "aperto sebbene con qualche rallentamento il traffico ferroviario; ieri i lavoratori di servizio presenti in Adriafer (impresa ferroviaria del porto di Trieste, controllata dell'Autorità di Sistema Portuale) sono riuscite a gestire una decina di treni, tutti diretti all'estero, mentre questa mattina ne sono stati manovrati 4".
Il porto di Trieste "non si è fermato e continua a lavorare nonostante la decisione di alcune componenti dei lavoratori di aderire alla protesta contro i green pass sfociata da venerdì nella manifestazione davanti al varco 4 dello scalo giuliano. Nessun blocco invece al varco 1, dove i mezzi possono entrare e uscire rapidamente a servizio di Riva Traiana dedicata ai traffici RO-RO con la Turchia".
Intanto, il numero di vaccinati, dall'introduzione del green pass, dalle stime risulta essere il 67% al porto di Trieste e il 76% al porto di Monfalcone e "presso il Porto nuovo è attivo un ambulatorio riservato a tutta la comunità portuale".
Anche i sindacati sono per lo stop allo sciopero: "Crediamo che debba riprendere quanto prima la piena operatività del porto", scrivono le segreterie territoriali di Trieste di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti e Ugl Mare.
Alla base di questa affermazione la convinzione che dopo aver ottenuto la gratuità dei tamponi per i lavoratori del porto che ne hanno la necessità, "pensiamo che ogni ulteriore fermo non venga più compreso dalla maggioranza dei lavoratori".
"Crediamo che l'esercizio della democrazia sia un elemento fondante che non debba in nessun modo spaccare i lavoratori del porto di Trieste".
Difficoltà e criticità hanno caratterizzato anche la situazione del trasporto pubblico locale e del trasporto su gomma, ma senza ripercussioni gravi o ingestibili sulla regolarità del servizio.
“L’auspicio è che nei prossimi giorni la situazione possa migliorare, come effetto congiunto di un incremento delle vaccinazioni, della capacità di “testing” del sistema sanitario e delle farmacie, di ulteriori accordi tra sindacati e imprese che favoriscano, magari anche in virtù di auspicabili modifiche del quadro normativo, di sgravare i lavoratori dal costo dei tamponi”.
"Cercheremo nel contempo di ottenere analoga misura in tutti i settori lavorativi".
Nella nota viene specificato anche che "nelle adesioni alla manifestazione ha prevalso il buon senso: già da subito chi voleva andare a lavorare ha potuto farlo".