AGI - I voli dell'agenzia 'Balloon Tour" continuano nei cieli nitidi di ottobre sul lago di Como mentre si contano i danni e ci si domanda chi li pagherà dopo che lunedì 11 ottobre una mongolfiera si è abbattuta sul Tempio Voltiano, quello che campeggiava sulle 10 mila lire. L'impatto ha provocato il crollo di una statua di marmo che orna l'edificio in cui è ospitato il museo dedicato all'inventore comasco della pila.
Il cedimento ha comportato anche danni alla scalinata e al tetto, generando molta irritazione nell'amministrazione locale perché il luogo iconico della città è oggetto da tempo di un restauro e la sua riapertura sarebbe stata imminente senza questo imprevisto.
"Abbiamo presentato una relazione all'Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo - spiega il comandante della Polizia Locale Vincenzo Aiello - anche per capire a chi dovessero essere chiesti i permessi". Nessuna denuncia alla Procura della Repubblica perché, dice il procuratore Nicola Piacente, "non esiste il reato di danneggiamento colposo. La questione dei risarcimenti si gioca su altri piani".
Sarà il Comune di Como, proprietario del Tempio, a chiedere il conto, ma a chi?. "Noi stiamo già guardando avanti, per noi l'episodio è passato - rispondono al telefono all'AGI dalla 'Balloon Tour -. Chi pagherà i danni? Non lo sono, ma noi non siamo assicurati".
Bisognerà capire se l'incidente è avvenuto per danni strutturali o per un errore umano, in queste secondo caso il conto finale potrebbe essere addebitato alle persone in volo.
Sulla mongolfiera erano presenti otto persone, tutti turisti in cerca di una visione 'originale' delle bellezze lacustri. Andrà anche valutato, ipotizza Aiello, se "la struttura fosse idonea e quali sono state le cause dell'incidente".
Sarà con ogni probabilità la giustizia civile a occuparsi della questione mentre in città si è aperto il dibattito sull'opportunità di far decollare le mongolfiere a cosi' poca distanza dai monumenti. "Questa volta è andata anche bene, poteva andare peggio agli occupanti della mongolfiera - ragiona Aiello - ma andranno ripensati i permessi di volo per evitare altri incidenti in posti strategici".