AGI - Carmen Carollo fa lo strappo finale. “So già che mi dirai di no ma vuoi dire qualcosa?” domanda dal gazebo Marco Cappato. Invece questa volta la mamma di Fabiano Antoniani, DJ Fabo, il giovane uomo rimasto cieco e immobile dopo un incidente, abbandona l’ombrello arancione e sotto la pioggia si avvicina al microfono: “Sono convinta che questa volta ce la faremo.
Non immaginate cosa si prova a vedere queste persone che non sono più persone, non trovo nemmeno la parola giusta. Mio figlio aveva perso tutto, la dignità, la vista. Era la qualità della vita che lui voleva, non solo la vita. Ecco perché ha deciso di andarsene. Ora voglio che altri lo possano fare senza dover uscire dall'Italia".
È la testimonianza della signora Carmen a chiudere la campagna referendaria sull’eutanasia legale dove era iniziata, in largo La Foppa, a Milano. Sono oltre 1 2 milioni le firme raccolte da 13 mila volontari in un migliaio di Comuni.
"Nel giro di nove mesi avremo l'eutanasia legale"
“È il primo referendum dopo dieci anni attraverso la raccolta delle firme – dice il segretario dell’associazione Luca Coscioni, processato e assolto per avere aiutato a morire in Svizzera Fabo -. Venerdì otto ottobre depositeremo le firme in Cassazione, poi il quesito sarà valutato dalla Consulta a gennaio. Se sarà ritenuto ammissibile, il Presidente della Repubblica fisserà la data di convocazione degli italiani in una domenica tra il 15 aprile e il 15 giugno 2022. Insomma, nel giro di otto mesi dovremmo arrivare a legalizzare l’eutanasia attraverso la depenalizzazione parziale del reato di ‘omicidio del consenziente’".
Per Cappato è importante sottolineare che “è anche stata la prima campagna al mondo a beneficiare della storica conquista della firma digitale. C’è chi minimizza dicendo che sono firme fatte con un clic ma molti non sanno che a chi organizza serve più di un euro a firma”.
"L'opinione pubblica è stata scossa dalle storie"
E sottolinea il silenzio, “salvo il Vaticano e la Cei che si sono opposti in modo esplicito”, dei partiti: “Preferiscono non esprimersi e questo ci fa pensare che ogni strada verrà percorsa per evitare dei confronti alla luce del sole. I sondaggi ci rivelano però che gli elettori della Lega e di Fratelli d’Italia, cioè i due partiti in teoria più contrari, sono nella media più propensi degli altri all’eutanasia legale”.
La differenza la fanno le persone, più che le riflessioni in diritto e le appartenenze: “L’opinione pubblica è stata scossa dalle storie delle persone, come Dj Fabo. I loro corpi hanno parlato. Tutti hanno un vissuto di persone con una storia simile. Questa è la ragione del successo di questa campagna, nonostante il silenzio dei partiti e dei media”.