AGI - “Voglio invitare tutti i sindaci progressisti vincitori di queste elezioni a unirsi perché da Bologna, da Milano, da Napoli e sono convinto presto anche da Torino e da Roma, partirà la riscossa per le prossime politiche a livello nazionale”: Matteo Lepore, neo sindaco Pd a Bologna, si presenta nel suo quartier generale nella prima periferia del capoluogo emiliano, con un messaggio netto al suo partito lanciato dalla “città più progressista d’Italia”.
“Abbiamo bisogno che dopo questo voto il Pd metta insieme i sindaci progressisti democratici. Questo è un appello che faccio a Letta, a tutto il gruppo dirigente nazionale del Pd e anche al premier Draghi. Abbiamo bisogno di lavorare insieme da qui alle elezioni”.
Bologna, dunque, immaginata come modello per un centrosinistra di governo determinato a vincere le prossime politiche. Lepore ha vinto al primo turno con una coalizione larga di centrosinistra (“la più grande d’Italia) che spazia da esponenti dei centri sociali, alla sinistra, fino ai 5 Stelle ed a pezzi di centro.
Ed è proprio al partito di Giuseppe Conte che il neo sindaco di Bologna rivolge un invito, sempre in un’ottica nazionale. “Voglio ringraziare il Movimento 5 Stelle che ha passato un momento di travaglio e discussione interna ma a Bologna non ha avuto mai un dubbio sul fatto di essere dalla parte dei progressisti. Mi auguro che il M5S dopo queste amministrative scelga definitivamente da che parte stare. Noi a Bologna lavoreremo insieme, mi auguro che succeda anche nel resto del Paese”.
Allargare, includere, trasformare le differenze in un valore aggiunto: è la linea politica tracciata da Lepore. “Quella di oggi è la vittoria della città più progressista di Italia. Invito tutti i sindaci progressisti ad unirsi”, ha detto. E proprio il Pd deve essere il baricentro di questo processo.
Stop alle chiusure e basta con le correnti. “Io voglio essere un sindaco metropolitano. Il Pd se vuole essere davvero un partito progressista non si può rinchiudere più nelle Ztl. Quando il Pd sceglie ed ha coraggio viene premiato. Quando si chiude nelle sue correnti non c’è futuro. Queste elezioni amministrative - ha spiegato l’ex assessore dem - saranno uno spartiacque per chi vuole andare in mare aperto e sceglie le primarie, fra chi vuole costruire un fronte largo per vincere le politiche e chi invece di attarda su altro”.
Non manca la mano tesa ad Isabella Conti, avversaria renziana sconfitta alle primarie tra veleni e fratture poi, evidentemente, ricomposte: “Voglio ringraziare Isabella Conti che ha giocato un ruolo importante nelle primarie e dopo. Ringrazio anche Italia Viva”.
Infine una stilettata al centrodestra. “In tutte le grandi città il centrodestra è arrivato impreparato, senza candidati all’altezza della situazione. A Bologna dopo 10 anni non sono stati in grado di unirsi intorno ad un progetto. Abbiamo bisogno di un centrodestra diverso nel Paese. Chiedo a Salvini e alla Meloni - ha concluso Lepore - di farsi da parte oppure di dichiarare che il fascismo è il male assoluto”.