AGI - Il decreto legge che prevede l'obbligo del Green pass sui luoghi di lavoro è stato ufficialmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Dal 15 ottobre il lavoratore – pubblico e privato - dovrà esibire il certificato verde, chi si rifiuterà sarà considerato assente ingiustificato ai fini di tutelare la sicurezza, e di conseguenza scatterà la sospensione dello stipendio. Perciò niente stipendio ai trasgressori, ma senza altre sanzioni o conseguenze disciplinari. I controlli sono affidati ai datori di lavoro, in attesa delle linee guida. Inoltre fino al 31 dicembre, le farmacie e tutte le strutture convenzionate con il sistema sanitario, dovranno applicare ai tamponi un prezzo calmierato.
Con gli algoritmi di intelligenza artificiale di Kpi6* abbiamo analizzato le conversazioni sul green pass, e la sentiment analysis mostra livelli di rabbia e disapprovazione molto alti il 16 settembre, in concomitanza con l’approvazione all’unanimità del decreto legge, in Consiglio dei Ministri, che estende l’obbligo del certificato verde per l’accesso ai luoghi di lavoro. In molti vedono in questo provvedimento una spinta, di fatto, all’obbligo vaccinale.
Nello stesso giorno Mario Draghi, sul web, ha registrato una flessione del suo livello di apprezzamento con sentiment prevalentemente negativo. Nei giorni successivi, però, le conversazioni negative sul green pass si sono quantitativamente ridotte, e il sentiment del Presidente del Consiglio è tornato a crescere raggiungendo il massimo apprezzamento.
#Confindustria2021, Draghi: Se riusciremo a tenere sotto controllo la curva del contagio, potremo allentare le restrizioni in vigore nei luoghi di lavoro, nei #cinema, nei #teatri, negli #stadi, negli altri spazi di #sport e #cultura
— Palazzo_Chigi (@Palazzo_Chigi) September 23, 2021
In concomitanza con le polemiche nei giorni nei quali il dibattito è stato più intenso, la reputazione online del Presidente del Consiglio ne ha solo provvisoriamente risentito; appena il provvedimento è stato votato ottenendo il risultato politico, l’apprezzamento per il lavoro fatto ha superato le critiche.
Come ho avuto modo di dire, il #greenpass ha l’obiettivo di “schiacciare gli opportunisti ai minimi livelli di non influenza sulla velocità di circolazione del virus”. Concetto ben diverso dalla malevola affermazione che qualcuno strumentalmente vorrebbe attribuirmi.
— Renato Brunetta (@renatobrunetta) September 22, 2021
5 voti di fiducia in 48 ore. Il governo Draghi sospende - di fatto - la democrazia parlamentare. Nonostante abbia la terza maggioranza più larga nella storia repubblicana, non ha intenzione di confrontarsi su temi delicati come green pass e giustizia penale. È inaccettabile. pic.twitter.com/ibqAG7L4e4
— Giorgia Meloni ن (@GiorgiaMeloni) September 22, 2021
Sui social c’è soddisfazione per l’assenza di provvedimenti disciplinari per i lavoratori sprovvisti del certificato, tuttavia le limitazioni alla circolazione, unitamente alla discussione sull’eventuale obbligo vaccinale, provocano alti livelli di disapprovazione e rabbia, superando l’80% delle emozioni all’interno delle conversazioni. Il tema è molto sentito e discusso, con alti livelli di interazioni tra gli utenti, in thread molto polarizzati tra favorevoli e contrari.
Tra le parole più utilizzate a propositi di Green pass, questa settimana è proprio il tema del lavoro a emergere, un focus particolarmente delicato specialmente quando si parla di sospensione dello stipendio. In tanti disapprovano la relazione venutasi a creare sul diritto di esercitare la propria professione e l’obbligo di esibire il certificato verde, lamentando una limitazione delle libertà costituzionali.
In queste ore le polemiche non hanno risparmiato nemmeno il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: per molti detrattori del Green pass, non avrebbe dovuto firmare il decreto ed emanare la legge. Purtroppo non è la prima volta che il Capo dello Stato è vittima di campagne d’odio in rete con insulti, minacce di morte, e altre esternazioni perseguibili dalla Polizia Postale. Tuttavia dall’analisi effettuata sui social il Presidente ottiene anche alti livelli di ammirazione e gioia. Nei valori negativi di disappunto, infatti, rientrano anche conversazioni di molti utenti critici nei riguardi dei detrattori del passaporto vaccinale.
* Analisti: Gaetano Masi, Marco Mazza, Giuseppe Lo Forte. Giornalista, content editor: Massimo Fellini