AGI - Un tributo alle donne e agli uomini che hanno lottato nella pandemia, attraverso un racconto intenso ed emozionante da ogni angolo del Paese. E' questo 'Ripartenza: l'Italia Unita contro il Covid', il cortometraggio presentato alla 78esima edizione della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.
Un'opera - presentata nello stand della Regione Veneto e prodotta da The Skill Group holding, attiva nel settore della comunicazione strategica con uffici a Roma, Padova e Milano - che dà voce a insegnanti, medici, imprenditori, anziani, protagonisti delle istituzioni ed esponenti del mondo culturale, rivelando quanto "nei due anni appena trascorsi, la nazione è stata molto più unita di quanto si possa pensare".
Quella che emerge è "un'Italia che ha remato sempre dalla stessa parte, oltre le criticità e gli errori compiuti in buona fede, al di là delle differenze e delle contrapposizioni che in una democrazia compiuta possono emergere". Il documentario intende "ricordare anche ai piu' distratti gli incubi del nostro recente passato: l'incertezza sulla natura del virus, il Papa che celebrava Messa in una piazza San Pietro deserta, i musei vuoti, i camion militari carichi di bare, la ricerca spasmodica di mascherine, gel e ventilatori, gli italiani chiusi in casa e affacciati al balcone, le code al supermercato e alle farmacie".
Un quadro apocalittico che consente al primo commissario per l'emergenza Covid, Domenico Arcuri, di rivendicare come "solo quattro mesi dopo lo scoppio dell'epidemia, l'Italia era in grado di produrre a casa tutto il necessario per contrastare il virus". Le testimonianze dell'opera, attraverso i volti e le voci dei protagonisti - tra i quali Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, oggi direttore generale della ricerca e innovazione del ministero della Salute; Dario Beretta, presidente di Aiop Lombardia; Francesco Basile, presidente Societa' Italiana di Chirurgia; Pierluigi Sassi, amministratore delegato di Timac Agro Italia; Sergio Fontana, presidente di Confindustria Puglia; Andrea Costa, sottosegretario alla Salute del governo Draghi - ripercorrono i momenti più difficili e bui ma anche quelli carichi di speranze e di conquiste di questo periodo di pandemia.
Il cortometraggio, ideato dal giornalista veneto Lorenzo Munegato e dal collega pugliese Simone Aloisio, si rivela così, spiegano, "un monito per tutti: da questa esperienza l'umanita' deve trarre una grande lezione, per sè e per il pianeta".
La colonna sonora originale è stata scritta e cantata dagli artisti padovani Filippo Naso e Diego Turatto. Il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha sottolineato "il valore di un docufilm che rende onore al personale socio sanitario ma anche a quello della filiera agroalimentare, ai servitori dello Stato nelle istituzioni senza distinzione politica e al tempo stesso rappresenta uno straordinario e riuscito inno ai vaccini".
Dal lavoro di medici e infermieri negli ospedali a quello svolto in prima linea dai professionisti dell'informazione, il 'corto' conduce poi al momento della svolta, rappresentato dalla scienza e dai vaccini che hanno permesso per esempio agli anziani di riabbracciare figli e nipoti. La loro toccante testimonianza rappresenta uno dei momenti più significativi dell'opera. Così come sono significative, e a tratti emozionanti, le parole degli operatori del turismo e dell'accoglienza, dai ristoratori agli albergatori di Abano Terme con la loro specificità di strutture convenzionate con il Servizio sanitario nazionale che, dopo mesi di sofferenze, possono nuovamente accogliere i propri ospiti.
Spazio anche allo sport - in questo caso la voce e' quella dell'atleta paralimpica Martina Caironi, due argenti alle Paralimpiadi di Tokyo - mentre i due capitoli finali del filmato sono dedicati alla cultura, con lo scrittore Giancarlo Marinelli, e alla scuola, con protagonista la scuola di Vò che l'anno scorso vide la presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, per l'inaugurazione dell'anno scolastico. Sono proprio i bambini a chiudere questa testimonianza storica, "perchè' - spiegano ancora gli animatori dell'iniziativa - rappresentano la speranza che proietta l'Italia verso un futuro più sicuro, lontano dalla pandemia".
The Skill Group, nella scorsa edizione della Mostra del Cinema di Venezia è stato artefice della proiezione del 'corto' 'I bambini di Vò' che, attraverso la voce, gli occhi e i sentimenti di un gruppo di ha raccontato l'incredibile esperienza del confronto con il virus che ha cambiato la storia recente di tutti.