AGI - Sceglie l’hub vaccinale ospitato dal centro distribuzione Amazon FCO1 di Passo Corese, in provincia di Rieti, il Commissario straordinario all’emergenza Covid-19, Francesco Paolo Figliuolo, per fare il punto della situazione sulla campagna vaccinale in Italia. Una campagna che il generale chiamato dal premier Mario Draghi ha commentato con entusiasmo, ponendola ad un soffio da quella che viene definita “Immunita di gregge”.
“Rinnovo ancora una volta l'invito a tutti a vaccinarsi – ha detto Figliuolo - perché il nostro Paese è vicinissimo all'immunità di gregge; il Lazio ha appena raggiunto l'80% delle persone immunizzate, al livello nazionale questa percentuale verrà raggiunta entro il mese di settembre”.
Via alle terze dosi
Settembre sarà anche il mese dell’avvio delle somministrazioni delle terze dosi di vaccino. Lo ha annunciato il Ministro della Salute, Roberto Speranza, lo ha confermato Figliuolo a margine della visita all’hub di Passo Corese. “Le prime somministrazioni della terza dose, che è bene ricordare sarà un richiamo, ovvero una cosiddetta 'dose booster', riguarderanno inizialmente una platea di circa 3 milioni di persone, i cosiddetti 'immuno-compromessi', e cioè quelle persone che hanno bisogno di un aiuto per la risposta del loro sistema immunitario – ha proseguito il Commissario - Per loro già a luglio Il Comitato Tecnico-Scientifico si era espresso circa l'eventualità di effettuare una ulteriore dose di richiamo, e siamo ora in attesa che si esprima il comitato tecnico scientifico dell'Aifa, l'agenzia italiana del Farmaco. Per questo lavoro stiamo ulteriormente affinando la macchina organizzativa e i sistemi informatici, per poi colloquiare con le Regioni e le Province, con cui si sta lavorando in piena sinergia. Dopo questo passaggio si proseguira', sempre in base alle indicazioni della scienza, ovvero del Comitato Tecnico-Scientifico, con le persone piu' anziane, le Rsa, il personale sanitario, e poi si vedra’”.
Un messaggio ai giovani
Ai giovani il generale Figliuolo esprime il suo plauso, personale e istituzionale, per l’ottima risposta alla campagna vaccinale degli ultimi mesi. Un plauso che arriva, non casualmente, proprio nel corso della visita, quella di Passo Corese, all’avvio della nuova campagna di vaccinazione riservata agli studenti lanciata dalla Asl di Rieti, una delle primissime province d’Italia in termini di raggiungimento dell’immunità diffusa. “Il dato certo e confermato dagli studi in tutte le parti del mondo è che il vaccino preserva dalle manifestazioni gravi della malattia, e pertanto va fatto – ribadisce Figliuolo alla platea di istituzioni, giornalisti e lavoratori Amazon presenti - in merito a questo non posso che compiacermi con i nostri giovani, perché in questi mesi abbiamo constatato una grandissima risposta da parte della fascia d'età 19-29 anni, che ha raggiunto e superato il 70% di prime inoculazioni, un numero rilevante se si considera che parliamo di una classe di persone che iniziato per ultima a vaccinarsi. E questo testimonia un grande senso di responsabilita', sia tra i maggiorenni che tra i minorenni, il cui senso di responsabilita' e manifestato dai genitori".
Futuro senza Green pass? possibile
E in un futuro, forse neanche troppo lontano, il generale Figliuolo non esclude che possa rientrare anche l’obbligatorierà del Green Pass, come sta accadendo in questi giorni in altri Paesi d’Europa (vedi Danimarca). Su questo il commissario si è detto possibilista: “Tutte le misure che sono state prese e vengono prese in questo momento sono per tutelare la salute pubblica, per cui nel momento in cui verrà accertato che la salute pubblica viene messa al sicuro dalla minaccia del virus non è escluso che possano essere effettuate scelte diverse da quelle effettuate ora – precisa Figliuolo - tutto ciò che viene fatto oggi è fatto per far star meglio tutti - ha proseguito Figliuolo - e soprattutto per far sì che chi con generosità ha aderito alla campagna di vaccinazione non veda compromesso il proprio sacrificio da altri che in maniera egoistica attendono gli effetti di non si sa che cosa”.