AGI - Anche l'Italia si doterà di droni militari armati da impiegare nei vari scenari operativi, armando gli aeromobili a pilotaggio remoto Reaper acquistati dall'Aeronautica militare. La notizia è emersa dal Documento Programmatico Pluriennale 2021 come anticipato dalla Rivista Italiana Difesa, Rid.
Più sicurezza per gli uomini a terra
Il nuovo strumento permetterà agli uomini impiegati a terra di lavorare con più sicurezza potendo contare su una fondamentale opzione per neutralizzare eventuali minacce prima che queste possano manifestarsi. La Difesa non ha fornito ulteriori dettagli e, secondo quanto riportato da Rid, non è nota la tipologia di armi che verrà integrata sui velivoli. I droni Reaper verranno anche dotati di nuovi apparati per la guerra elettronica che consentiranno di operare in scenari a più alto contrasto militare.
Il Reaper, lungo 36 metri
Lungo 36 metri e con un'apertura alare di 21, il Reaper può viaggiare alla velocità di 450 km orari ed è in grado di volare guidato a distanza via satellite senza rifornimenti per 2.000 km in missioni di ricognizione e per 1.200 se armato di missili. E' in grado di operare da 15.000 metri come a bassa quota, di giorno, di notte e con il cattivo tempo. Ogni esemplare costa oggi intorno ai 30 milioni di dollari. Il direttore di Rid spiega che la decisione di armare i droni italiani, "ha avuto un'accelerazione nell'ultimo anno: non solo tutti i principali Paesi li hanno in dotazione, ma questo sistema è ormai un attore indispensabile nei nuovi conflitti, sia quelli asimmetrici, sia quelli convenzionali".