AGI – Nelle sue pagine social prova a combattere i pregiudizi sulla religione musulmana e, in particolare, sulle donne che indossano il velo. Lo fa con tanta ironia, senza prendersi troppo sul serio. Tasnim Ali, conosciuta dagli utenti della rete come l’influencer con il velo, perché ha il capo e collo coperto dall'hijab, ma scoperto il volto, giorno dopo giorno vede aumentare il numero dei propri follower tra Instagram e TikTok.
Fare l'influencer “nasce per caso, in realtà - confida Tasnim Ali all’AGI - nasce dalla curiosità delle persone perché sono loro che continuano a farmi domande e a incuriosirsi riguardo la mia religione. Io non ho fatto altro che rispondere alle loro domande. Così è partito il tutto”.
Lei è a Salerno per una manifestazione di moda, l'Evening Dresses show 2021, organizzato da Ifta con Ice. Durante la sfilata, Tasnim ha condiviso diverse stories su Instagram, e, tra queste, una in cui si vede una modella indossare una t-shirt con la scritta ‘Freedom for afghan women’. “Devono essere assolutamente liberate le afghane - dice - la situazione sta sfuggendo di mano più che altro per colpa di una brutta interpretazione della sharia. Spero che possano essere liberate al più presto e che ci siano meno discriminazioni”. "Se la religione fosse veramente quella, allora quella doveva essere applicata anche su di me durante il mio percorso di crescita. Invece, così non è stato, né su di me, né su tutte le ragazze musulmane che conosco”, aggiunge Tasnim.
Critiche o discriminazioni via chat per via del velo? “Assolutamente no - risponde Tasnim - ho fatto da inviata per Sky (nel programma mattutino di Tv8 ‘Ogni Mattina’, ndr) e dovendo intervistare le persone, quando queste mi riconoscevano era come se non lo indossassi. Ma discriminazioni ce ne sono ancora. E io mi trovo sui social anche per questo. Molti probabilmente non viaggiano e non si confrontano con culture diverse. Le persone che viaggiano hanno una mentalità molto aperta, vedono un mondo totalmente diverso e sanno come girae che ognuno ha il proprio credo”.
Il salone di imprese moda del Sud Italia ha portato in pedana 41 espositori per una sfilata collettiva con due outfit per brand, insieme alla preview di un outfit disegnato e realizzato da 29 aziende di abbigliamento donna con criteri modest fashion. L’Italian Muslim Wear, l’iniziativa di alcune delle aziende presenti di realizzare un abito che sia in linea con le leggi coraniche, voleva inviare un messaggio di integrazione e di multiculturalità. “Da Salerno parte un messaggio totalmente positivo. È una cosa veramente bella. Io non ci credevo quando mi è arrivato l’invito. Per me è stata una cosa nuova. Non avevo mai sentito di una sfilata per donne musulmane qui in Italia. Perciò, ho pensato che avrei dovuto partecipare assolutamente”, sorride Tasmin.