AGI - Non sembra che la corsa a ostacoli della Sicilia per raggiungere un numero sufficiente di vaccinati basterà a evitarle di finire in zona gialla da lunedì.
L'Isola è inchiodata nella fascia di coda per somministrazioni: sono circa 5 milioni e mezzo le dosi anti-Covid somministrate a fronte di poco più di 6,1 milioni consegnate. Con una percentuale dell'89,5% è solo al quint'ultimo posto.
Svetta per nuovi casi positivi, circa un migliaio al giorno, e per numeri di ricoveri con sintomi e soprattutto per occupazione delle terapie intensive. Circa il 90% delle persone ricoverate non si era vaccinato.
Un dato che conferma lo stretto legame tra il completamento del ciclo vaccinale e gli obiettivi di salvare una stagione turistica ancora sulla cresta dell'onda, la salute degli isolani e la tenuta della sanità regionale.
È un fatto che esista ancora una 'prateria' di non vaccinati, attraversata soprattutto dalle generazioni più attive. Nella fascia d'età tra i 30 e i 60 anni il numero di non vaccinati oscilla tra il 40 e il 50%. In particolare, rispetto a una platea di 694 mila persone tra i 40 e i 49 anni, solo 387 mila hanno fatto la seconda dose, il 56%, rispetto al 62% in Italia; il 5% ha fatto solo la prima dose.
Tra i 50 e i 59 anni hanno completato il ciclo quasi il 64%, 481 mila su 756 mila, a fronte di un dato nazionale del 73%; 4% solo la prima dose. Anche la fascia 60-69 anni presenta criticità: il 71% ha assunto la seconda dose, mentre a livello nazionale si tocca l'81%.
Latitano anche le altre fasce, con la sola attenuante che la corsa al vaccino per loro è partita dopo. Per la fascia 30-39 anni la percentuale precipita: coloro che hanno completato le dosi si attestano al 47%, 278 mila su 583 mila; il 9% ha fatto solo la prima. Tra i 20-29 anni si registra il 49%, 267 mila su 544 mila; il 10% ha fatto solo la prima dose. Si è appena all'inizio per la fascia 12-19 anni: seconda dose solo per il 27%, 110 mila su 406 mila; 15% solo la prima dose.