AGI - Vaccino agli adolescenti, si accelera. Da dopo Ferragosto non servirà la prenotazione per somministrare le dosi ai 12-18enni. E' quanto raccomanda il commissario straordinario per l'emergenza Covid, generale Francesco Paolo Figliuolo, in una lettera indirizzata appunto a Regioni e Province autonome. "In previsione della riapertura delle scuole ed anche dell'avvio della prossima stagione sportiva, a far data dal prossimo 16 agosto", Regioni e Province autonome devono "predisporre corsie preferenziali per l'ammissione alle somministrazioni dei cittadini" della fascia d'età 12-18 anni, "anche senza preventiva prenotazione". "La campagna vaccinale - scrive il commissario - si sta sviluppando nei termini pianificati che vedono il progressivo raggiungimento degli obiettivi previsti per l'immunizzazione delle classi prioritarie, dei cittadini maggiormente vulnerabili e fragili".
"In tale contesto - continua - al fine di dare ulteriore impulso alla vaccinazione dei più giovani", Regioni e Province sono chiamate a predisporre appunto "corsie preferenziali" per i 12-18enni: "Tale predisposizione, considerata anche l'esigenza rappresentata dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo Sport, avrà risvolti positivi anche per incentivare la ripresa in sicurezza sia delle attività sportive sia di quelle finalizzate a garantire un maggior benessere psicofisico per i più giovani".
Intanto i pediatri lanciano un appello per vaccinare anche i più piccoli, dopo gli allarmanti dati americani che parlano di un raddoppio di casi a luglio proprio nella popolazione pediatrica. La Società italiana di Pediatria sottolinea l'esigenza "di beneficiare di uno specifico intervento di prevenzione vaccinale Covid19 per l'età pediatrica". In questo modo, si spiega in un appello diffuso sui canali social della Sip, "sara' possibile permettere di prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenute da varianti emergenti con maggiore
trasmissibilita'".
Tanto più che ormai tra poche settimane riparte la scuola: dove, ha avvisato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri a Radio anch'io, "soprattutto laddove ci saranno bambini sotto ai 12 anni, quindi non vaccinabili perché non c'è a disposizione nessun vaccino, sarà maggiore la circolazione del virus. Virus che non verrà necessariamente preso a scuola, come abbiamo già osservato nella scorsa stagione, ma magari preso fuori e importato dentro".
Nel nostro Paese, ricordava la stessa Sip in un documento di fine giugno, "tra tutti i casi (4.218.979) e i decessi (125.058) diagnosticati per COVID19 al 09.06.2021, il 5,5% (231.338) con 11 decessi, riguarda la fascia di eta' 0-9 anni, mentre il 9,6% (406.460) con 15 decessi riguarda la fascia di eta' 10-19 anni. Su scala mondiale, questa popolazione ammonta a
circa il 7% del totale dei casi confermati, con una distribuzione per classe d'eta' che aumenta progressivamente dall'eta' neonatale a quella adolescenziale, con la meta' dei casi che si verifica in minori di eta' compresa tra 1 e 14 anni, mentre sono rari i casi nel primo anno di vita".