AGI - “Le rigide opzioni in termini di Green Pass e vaccini proposte da Emmanuel Macron in Francia piacciono alla maggioranza degli italiani”, scrive su La Stampa l’analista dei dati Alessandra Ghisleri, secondo la quale “il 68,4% è favorevole a un pass obbligatorio che attesti l'essersi sottoposti al ciclo completo di vaccinazione anti-Covid per entrare nei ristoranti, negli alberghi, nei cinema, sui treni, sugli aerei... E il 69,2% condivide la sospensione dell'attività lavorativa e dei relativi compensi per il personale sanitario non vaccinato entro il 15 settembre”.
E “se si osservano i dati dal punto di vista della discussione politica – prosegue Ghisleri –, pur con percentuali minori rispetto al resto dell'elettorato, emerge che il 58,7% degli elettori della Lega e il 59,7% di quelli di Fratelli d'Italia si dichiarano favorevoli all'introduzione di un pass sanitario obbligatorio”.
Poi l’analista osserva: “Motivare le persone può dimostrarsi di aiuto soprattutto se si prendono in considerazione azioni routinarie e meccaniche. Ed è proprio questa la considerazione che sembra stare alla base di una scelta così severa come la proposta del presidente francese. Oggi infatti i vaccini anti-Covid sono divenuti un'azione «comune» e comunitaria. Sono considerati, nella percezione delle persone, dei vaccini speciali in una posizione a metà tra un vaccino in senso classico e un farmaco vero e proprio” ma “il premier Mario Draghi, con la sua esperienza e con l'aiuto di una buona campagna vaccinale pianificata dal generale Figliuolo, ha posto degli argini a questa situazione”.
Tant’è che “il presidente del Consiglio con il suo indice di fiducia intorno al 60% infonde nei cittadini un senso di sicurezza e protezione, anche grazie alla sua fermezza nella comunicazione”, perché – conclude Ghisleri – gli italiani leggono tra le sue dichiarazioni e le sue azioni una visione che va oltre l'oggi e lascia indietro le lotte per la conservazione della «corte» politica, rispetto anche a una società che è già più avanti e allineata con ‘super Mario’” e ciò “si legge anche nelle intenzioni di voto” dove “La politica è costretta così a mostrare le proprie fragilità”.