AGI - Il 26 gennaio 2020, quasi un mese prima del 'paziente zero' di Codogno, un cittadino cinese di 54 anni residente in Val Seriana venne ricoverato all'ospedale 'Bolognini' di Seriate, sempre in provincia di Bergamo, con sintomi riconducibili al Covid. La cartella clinica dell'uomo è stata recapitata da un anonimo nella casella della posta dell'avvocato Consuelo Locati, che guida il pool dei legali impegnati nella causa civile davanti al Tribunale di Roma.
"Il documento - viene spiegato all'AGI - è stata depositato in Procura venerdì scorso, il giorno stesso in cui è stato recapitato".
L'uomo è da tempo allettato a causa di un ictus. Dalla cartella clinica non risulta se sia mai stata fatta una diagnosi di Covid attraverso un tampone. La Tac a cui si era sottoposto registrava la presenza in un polmone di "due sfumati addensamenti parenchimali con aspetti a vetro smerigliato", segni poi risultati essere peculiari dell'infezione. Un mese dopo, la Val Seriana si trasformerà in uno dei più micidiali focolai di Covid nel mondo.