AGI - L'estate inizia con l'Italia in bianco e l'addio (si spera non solo temporaneo) al coprifuoco che era fissato a mezzanotte per le regioni in fascia gialla.
Spariscono i limiti orari per la prima volta nel nostro Paese dopo il 3 novembre 2020, oltre sette mesi fa, quando in piena seconda ondata fu istituito il coprifuoco dalle 22 alle 5, spostato poi il mese scorso alle 23 e infine alle 24.
A dover fare i conti ancora con il coprifuoco, di fatto, resta solamente la Val d'Aosta, che oggi è l'unica regione in giallo.
Cancellato il divieto di circolazione notturna, a ricordare che il Covid è ancora tra noi rimangono sostanzialmente il distanziamento e le mascherine, anche se sull'obbligo di usarle all'aperto si attende nel pomeriggio il parere formale del Cts.
L'ultimo report della Cabina di Regia ha autorizzato Sicilia, Marche, Toscana, Provincia di Bolzano, Calabria, Basilicata e Campania ad entrare nella zona a minori restrizioni.
Avevano tutte una incidenza abbondantemente sotto i 50 casi per centomila abitanti, come hanno certificato i tre monitoraggi consecutivi.
A inaugurare la zona bianca che sancisce il graduale ritorno alla normalità (dopo l'esperimento di primavera della Sardegna, durato poco) erano state a fine maggio Friuli Venezia Giulia, Molise e la stessa Sardegna.
La settimana successiva era stata la volta Abruzzo, Liguria, Veneto e Umbria, mentre dal 14 giugno sono in bianco anche Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia, Emilia Romagna e Provincia di Trento.
La Val d'Aosta, invece, dovrà pazientare fino al 28 giugno per completare le tre settimane sotto soglia.