AGI. - I carabinieri di Venezia, insieme ai colleghi della polizia francese, austriaca, estone e finlandese, hanno individuato gli autori della tentata rapina a mano armata in una gioielleria di piazza San Marco di Venezia avvenuta nel marzo del 2017.
In quella occasione la banda utilizzò anche due bombe fumogene tanto da aver fatto inizialmente pensare a un attentato terroristico. L'allarme lanciato da alcuni turisti e l'arrivo tempestivo dei Carabinieri, impedì alla gang di portare a termine il colpo. Gli arrestati fanno parte di una banda estone dedita alle rapine in gioiellerie di lusso in Europa che avrebbe fruttato negli anni un bottino di oltre un milione di euro.
Sono stati 8 gli arresti eseguiti in Austria, Estonia e Finlandia, di cui 5 su mandato d’arresto europeo.
Le modalità della tentata rapina subito fecero pensare a una banda molto bene organizzata. In quella occasione il gruppo utilizzò anche due bombe fumogene come diversivo (una collocata sotto il campanile di San Marco, una in una Calle poco lontano).
L’attivazione della cooperazione internazionale sul canale Europol consentì ai carabinieri di Venezia a distanza di un anno di rilevare delle similitudini con altre rapine accadute in Europa, in particolare a Bastia (Francia) il maggio 2017.
Venne così trovata un'autovettura con targa estone utilizzata dalla banda per spostarsi in Italia e Francia, che risultò essere stata multata qualche giorno prima della rapina veneziana proprio nel veneziano.
Da qui un meeting operativo presso la sede di Europol a L’AIA (Olanda) insieme alla polizia francese, austriaca ed estone, che consentì di evidenziare connessioni con altre due rapine accadute ad Innsbruck (Austria) nell'ottobre 2017 e a Bastia (Francia) nell'ottobre 2016 tanto da ottenere una nuova riapertura delle indagini da parte dell’ufficio gip del Tribunale di Venezia.
Il soggetto estone arrestato unitamente ad altri due complici (un quarto era riuscito a fuggire), è stato interrogato presso il carcere austriaco dove stava scontando la pena a seguito di un Ordine Europeo d'Indagine alla presenza degli investigatori veneziani e francesi ammettendo le proprie responsabilità nelle rapine di Bastia e nella tentata rapina di Venezia.
Le indagini hanno poi consentito d'individuare un ulteriore soggetto estone, ritenuto uno dei personaggi carismatici della banda, pluricondannato per rapine in Europa, nonché per omicidio, e trovato in Finlandia dove aveva trovato riparo. Documentate almeno quattro rapine in gioiellerie di lusso per un bottino complessivo che si aggira a circa un milione di euro.
La soddisfazione di Zaia
“Chi pensa di poter delinquere impunemente sa una volta di più che i nostri investigatori non mollano e grazie ai loro rapporti istituzionali a livello internazionale possono raggiungere risultati importanti come questo. Ai Carabinieri di Venezia ed ai Magistrati esprimo le mie congratulazioni che estendo anche ai loro colleghi degli altri paesi coinvolti”. Così il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha espresso soddisfazione per l’operazione condotta dall’Arma del capoluogo lagunare. “Piazza San Marco è il salotto del Veneto conosciuto nel mondo – aggiunge il governatore - L’atto criminoso tentato in un simile luogo voleva probabilmente essere una prova di forza eclatante. Oggi di eclatante c’è il grande lavoro dei Carabinieri insieme ai loro omologhi europei e il risultato a cui ha portato”.