AGI - Il graduale ritorno alla normalità prevede nuove regole per il numero dei posti a tavola nei ristoranti nelle regioni in zona bianca: sei persone allo stesso tavolo in un ristorante al chiuso e nessun limite all'aperto, pur mantenendo la regola del distanziamento di un metro tra tavoli diversi. Sono le nuove regole stabilite dal Governo dopo l'ultimo vertice con la Conferenza delle Regioni. Per ristoranti e locali che si trovano in zona gialla, invece, resta il limite delle quattro persone che possono accomodarsi allo stesso tavolo, sia al chiuso che all'aperto.
Grazie agli algoritmi di intelligenza artificiale di Kpi6* abbiamo monitorato le conversazioni sul web per capire come la pensano gli utenti delle audience di riferimento, sulle aperture dei locali e sul ritorno all’aperto, in compagnia.
Il tema è molto discusso, con alti tassi di engagement (0,65%): c’è voglia di interagire e discutere su abitudini che stanno a cuore a tutti, come la possibilità di andare nei locali con amici e conoscenti, senza troppi vincoli, nonostante il coprifuoco.
Sono principalmente gli uomini a parlarne (61%) ma la distribuzione delle conversazioni è omogenea in tutta Italia, contrariamente ad altri argomenti solitamente più concentrati nelle grandi aree metropolitane.
Attualmente il consumo al tavolo è consentito per un massimo di 4 persone, salvo che siano tutti conviventi e che ci si trovi in una zona bianca, ma in tanti chiedono di estendere il numero a più persone, soprattutto all’aperto, a maggior ragione se si tratta di persone vaccinate.
Come messo in evidenza dall’analisi, la maggioranza delle persone dell’audience preferisce godersi i ristoranti di sera, preferibilmente all’aperto e con poche restrizioni nelle zone bianche; sembra prevalere la linea morbida dei cosiddetti “aperturisti”, ossia coloro che sono propensi ad un allentamento dei divieti, nonostante il Comitato Tecnico Scientifico abbia sottolineato la necessità di definire il numero massimo di presenze contemporanee, all’aperto e soprattutto al chiuso, in relazione alle metrature disponibili e ai ricambi d’aria.
Dall’analisi semantica dei contenuti e delle emozioni ricavabili al loro interno, la frase “nessun limite all’aperto” è una delle più utilizzate; i valori di disapprovazione e rabbia per eventuali restrizioni in discussione nel Governo, superano il 50%. Un’ostilità comunque ridotta rispetto ad altri temi molto divisivi, a conferma del fatto che gli italiani si rendono conto che la prudenza è ancora necessaria, sebbene propendano per una maggiore libertà rispetto alle settimane precedenti.
Le limitazioni non piacciono nemmeno ai partiti che spingono il Governo ad allentare la presa. Tra i politici c’è ottimismo, presto una sintesi si troverà, anche in considerazione del numero dei contagi, sensibilmente in riduzione.
Governo e #Regioni verso una sintesi positiva sul numero massimo dei commensali nei #ristoranti, tanto al chiuso quanto all’aperto. La zona bianca è un “premio”, non avrebbe avuto senso mantenere le stesse regole previste per la zona gialla. Torniamo alla normalità.
— Mariastella Gelmini (@msgelmini) June 3, 2021
Se confermato che nelle regioni bianche si potrà stare in più di 4 a tavola nei ristoranti sarà una vittoria nostra, e del buonsenso. Col calo dei contagi e coi vaccini non ha senso strozzare con limiti inutili chi vuole lavorare. Liberiamo gli italiani da sinistri e grillini! pic.twitter.com/JlONzEbCbv
— Maurizio Gasparri (@gasparripdl) June 3, 2021
“Tornare a come eravamo prima della pandemia? Impossibile e non auspicabile. Dopo tanto dolore e le ferite profonde lasciate nella nostra società, dobbiamo solo guardare avanti. E la ricostruzione deve poggiare su un modello più sostenibile di sviluppo e benessere”@EnricoLetta
— Partito Democratico (@pdnetwork) May 31, 2021
Giorgia Meloni si schiera nettamente contro i provvedimenti del Governo definendoli contraddittori nei confronti dei ristoratori, mentre sono soprattutto le forze di centro-destra a pubblicare contenuti sui social su questo tema; Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia sono compatti, sebbene con toni diversi.
Il Partito Democratico, invece, si concentra sullo stop ai licenziamenti e sul Pnrr, preferendo uno stile comunicativo più prudenziale, insieme al Movimento 5 Stelle.
* Analisti: Gaetano Masi, Marco Mazza, Giuseppe Lo Forte
Giornalista, content editor: Massimo Fellini