A Gallipoli una discoteca 'Covid-free' per ripartire
Il Praja, uno dei più grandi locali notturni del Sud Italia, attende lo sdoganamento delle piste da ballo per mettere in atto un protocollo rigorosissimo. Il racconto dell'amministratore delegato Pierpaolo Paradiso
AGI - La discoteca Praja, il tempio del divertimento giovanile di Gallipoli, è avvolta nella quiete del parco naturale di Punta Pizzo, a un passo dal mare cristallino, in attesa del via libera alla serata-test con duemila persone e green pass.
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Un esperimento dal cui esito potrebbe dipendere lo sdoganamento delle piste da ballo all'aperto per la prossima estate, ma non ancora calendarizzato, in mancanza della luce verde attesa dal confronto tra Ministero della Salute e Regione Puglia. Gallipoli con la discoteca Praja e Milano con il Fabrique, sono le due candidate scelte dal Silb di Confcommercio, il Sindacato italiano dei locali da ballo, per mettere alla prova l'efficacia di un apposito protocollo anti-Covid stilato con la consulenza scientifica dell'epidemiologo Pier Luigi Lopalco e dell'infettivologo Matteo Bassetti.
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Su Gallipoli, in particolare, sono puntati gli occhi di migliaia di ragazzi per i quali 'Praja' è sinonimo di divertimento a tutto tondo perché coniugato con mare, sole, spiagge incantevoli e i lidi che hanno lanciato la moda degli happy hour.Per migliaia di giovani, però, è ancora tempo di attesa, anche se una certa vivacità del mercato delle case-vacanza sembra preludere a un'estate da tutto esaurito, quantomeno in alta stagione.
"Dal 15 luglio al 15 agosto a Gallipoli è già sold-out, ma se non dovessero esserci le discoteche aperte sarebbe un problema di non poco conto, perché si farebbe fatica a gestire le presenze", dice all'AGI l'amministratore del Praja, Pierpaolo Paradiso.
"Abbiamo messo a punto dei protocolli restrittivi, il Comitato tecnico scientifico sembra propenso alla sperimentazione, ma da quando la palla e' passata nelle mani della Regione - insiste Paradiso - per l'apertura di un dialogo con il ministro Speranza, non abbiamo più saputo nulla. Non abbiamo una data per fare il test in discoteca e nessuna prospettiva per l'estate. In mancanza di novità i nostri ragazzi andranno altrove, in Croazia, a Ibiza, a Mykonos e noi avremo perso l'opportunità per la ripartenza di un settore importante dell'economia".
Il Praja, con una capienza di oltre 3500 persone, è uno dei locali da ballo estivi più grandi del Sud Italia. L'estate scorsa, la discoteca salentina fu al centro delle polemiche per i balli senza distanziamento immortalati in un video girato durante l'esibizione del dj Bob Sinclar e divenuto virale sui social.
"Lo scorso anno abbiamo dimostrato che le discoteche possono aprire in sicurezza, anche se si sono scatenate le polemiche per un solo caso di contagio, ma adesso, con i vaccini - assicura Pierpaolo Paradiso - potremo lavorare in maniera molto più tranquilla. Credo che le autorità stiano sottovalutando la situazione che potrebbe venirsi a creare in estate".
"Sappiamo, per esempio, che un solo tour operator di Latina sta gestendo prenotazioni a Gallipoli per 1500 giovani a partire dal 15 luglio. Noi, con le discoteche, potremmo assicurare circa 13mila ingressi ogni sera. Senza i locali da ballo i giovani potrebbero tornare a ingolfare il centro storico - rimarca Pierpaolo Paradiso - e renderlo ingovernabile, com'è accaduto lo scorso anno. Oppure si tornerà a ballare sulle spiagge con gli stereo portatili, come si faceva negli anni Ottanta".