AGI - “La futura problematica riguardo alla campagna vaccinale" potrebbe essere rappresentata da chi rifiuta il vaccino. A lanciare l’allarme dai microfoni di Radio Cusano Campus” è Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe.
"C’è ancora una percentuale di anziani che non è vaccinata - spiega -. Bisogna pensare a delle soluzioni integrative, non solo con l’adesione volontaria, ma anche con la chiamata attiva, così si saprà anche se chi non si vaccina non riesce oppure non vuole".
"L’obbligo di vaccinazione non so se sia in linea con la Costituzione, ed è comunque difficile legarlo a un obiettivo specifico. Ai tempi del decreto Lorenzin - ricorda - l’obbligo era legato alla frequentazione scolastica. Si potrebbe dare qualche vantaggio in più ai vaccinati. Le strategie possono essere diverse, ma bisogna pensarci adesso".
"Il green pass - aggiunge Cartabellotta - è un’inevitabile soluzione a quelle che sono una serie di criticità. Aspettiamo dettagli ulteriori”. Quanto alla campagna vaccinale, "abbiamo quasi esaurito le scorte – avverte il presidente della Fondazione - Con le consegne siamo intorno a 2,9 milioni di dosi alla settimana, quindi la famosa invasione di vaccini al momento non c’è”.
Cartabellotta si confessa “sorpreso, soprattutto del crollo accelerato del numero dei ricoverati con sintomi e in terapia intensiva. Questo è l’effetto dei vaccini, del fatto che abbiamo protetto tutte le fasce più anziane. La strategia del rischio ragionato sta funzionando, perché le riaperture sono graduali e progressivamente sta accelerando la campagna, con una buona aderenza della popolazione alle misure di prevenzione”.
Il nuovo sistema dei colori delle regioni? "Andrà in parallelo con quello esistente fino a metà giugno. L’unica grande criticità che intravedo nel nuovo sistema è che si basa sul numero di casi per 100mila abitanti. Sarebbe più corretto associarlo a un numero minimo di tamponi fatti, perché se uno fa meno tamponi identifica meno casi. Dobbiamo decidere se riprendere il tracciamento oppure continuare con una strategia di mitigazione e guardare soprattutto al numero di ospedalizzazioni”.