AGI – “Grazie di cuore, mi ricorderò di te”. Pochi secondi al telefono della tabaccheria, alle 7.30 di questa mattina. “Non mi ha detto altro”. A parlare è Giammario Mennecozzi, il gestore dell’alimentari-tabaccheria di Montappone, nel Fermano, dove ieri è stata registrata la quarta vincita di sempre al Superenalotto: 156 milioni con una schedina da 2 euro, senza l’indicazione del numero Superstar.
Impossibile sapere se quella telefonata l’abbia fatta il neo supermilionario o sia frutto di uno scherzo, di quel clima di euforia che continua a respirarsi in quella che fino a ieri sera alle 20 era conosciuta come la capitale italiana del cappello e che certamente sarà ricordata per una “vincita da favola”, come l’ha definita anche oggi Mauro Ferranti, sindaco del paese che conta poco più di 1.600 abitanti.
La caccia al vincitore è aperta e al momento restano solo ipotesi fumose: “È possibile che sia qualcuno che giochi sempre gli stessi numeri e abbia tentato la fortuna con i sei numeri, ma non so dire se era una schedina precompilata”, non va oltre Mennecozzi.
“La telefonata è stata talmente inattesa e veloce, che ho avuto solo la sensazione che l’interlocutore dall’altra parte volesse mascherare la voce”.
Non aggiunge altro Giammario, che ha accanto a sé il suocero 83enne, Serio Tulliani, che è il titolare del locale e che non nasconde la sua grade soddisfazione: “Non pensavo di poter ricordare un giorno come questo”. Della festa improvvisata ieri sera resta solo un grande cartello, piantato sulla tenda parasole all’ingresso del locale: ‘Qui vinti 156.294.151,36’.
“A noi non spetta alcuna percentuale”, sottolinea il gestore, che preferisce scherzare, affidandosi “al buon senso e al buon cuore del vincitore”. Il sindaco di Montappone, invece, spera in un gesto concreto: “Doni al paese una casa di riposo”.
“Da ieri sera si sono innescati eventi finora mai visti a Montappone”, osserva Federica, la figlia di Giammario, laurea in giurisprudenza. È lei a gestire la maggior parte dei rapporti con i media: “È tutto nuovo per noi e per il paese – dice -. La gente ci ha dimostrato un calore straordinario, ma la nostra attività rimarrà un posto semplice in una piccola realtà, non possiamo permetterci di stravolgere la gestione della tabaccheria, anche se la vincita è straordinaria”.